Un furto da 500mila euro e un’intera sede postale costretta a chiudere per quasi un mese. È il bilancio della rapina avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 maggio nell’ufficio postale di corso Meridionale. A scoprire l’accaduto è stato un impiegato, arrivato intorno alle 8 del mattino, che ha immediatamente allertato il 112. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia Stella, che hanno avviato le indagini anche grazie alle immagini degli impianti di videosorveglianza.
Secondo le prime ricostruzioni, i malviventi si sarebbero introdotti all’interno dell’edificio praticando un foro in una parete e raggiungendo direttamente il caveau. Il bottino – circa 500mila euro in contanti – era destinato in gran parte al pagamento delle pensioni. Per questo motivo, Poste Italiane ha disposto la chiusura dell’ufficio dal 5 al 31 maggio, sia per motivi di sicurezza che per consentire gli accertamenti necessari.
A commentare con durezza l’accaduto è stato anche il deputato Francesco Emilio Borrelli, che in un post pubblicato su Facebook ha scritto: “Hanno letteralmente svaligiato l’ufficio postale di Corso Meridionale a Napoli. 500mila euro rubati. I malviventi sono riusciti ad entrare scavando un buco nel muro. Dopo le rapine e le spaccate alle attività commerciali, adesso si passa all’assalto delle poste. È una situazione fuori controllo. Lo Stato non può permettere che Napoli venga trasformata nel Far West. Servono più forze dell’ordine e tolleranza zero contro la criminalità.”
L’episodio si aggiunge a una lunga scia di furti e rapine che nelle ultime settimane stanno colpendo la città, riaccendendo il dibattito sulla sicurezza e sulla necessità di maggiori controlli soprattutto nei punti strategici, come gli uffici postali, particolarmente esposti nei periodi di gestione contante.