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giovedì, Aprile 25, 2024
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Reddito di cittadinanza, tante novità ad ottobre tra ricariche e tagli

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I beneficiari del reddito di cittadinanza da ottobre 2020 possono ritirare la propria carta,  già carica dell’importo spettante, presso un ufficio postale. Le date per il ritiro non sono, però, uguali per tutti. Chi percepirà una mensilità successiva alla prima, infatti, dovrà aspettare il 27 ottobre, data designata dall’Inps anche per questo mese.

Oltretutto ad ottobre vi sono alcune novità in fatto di rdc. Il sussidio compie, infatti, 19 mesi di validità e dopo 18 mesi di percezione decade automaticamente. Dopo un mese di pausa, sarà comunque possibile farne nuovamente richiesta mediante domanda di rinnovo sul sito del reddito di cittadinanza, su Inps online o presso un Caf, munendosi di Isee aggiornato al 2020 e il modulo Sr180.

Il reddito di cittadinanza è arrivato alla boa dei primi 18 mesi.

Così a ottobre scatta, per i beneficiari che lo ricevono fin da aprile 2019, il mese di sospensione previsto dal “decretone” che ha istituito il sussidio e quota 100. Secondo dati elaborati dal Sole 24 Ore, oltre 41omila famiglie vedono scadere già questo mese la prima tranche del sussidio, che oggi spetta a 1,3 milioni di nuclei (sono aumentati del 23% rispetto a gennaio, complici le conseguenze economiche del Covid) per una cifra media di 562 euro. Per altri 100mila nuclei i 18 mesi scadono in ottobre, mentre a novembre e dicembre saranno rispettivamente 83mila e 40mila. Di qui a fine anno, lo stop riguarderà dunque oltre 630mila famiglie per un totale di 1,5 milioni di persone.

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Di qui alla fine dell’anno, lo stop riguarderà il 54% dei nuclei beneficiari. Per la maggior parte residenti nel Sud Italia, in cui si concentra il 60% dei percettori. Si parla di 114mila famiglie in Sicilia (sulle 214mila che percepiscono il reddito), 125mila in Campania (su 245mila), 59mila in Puglia (su 108mila). Poi 46mila in Calabria (su 78mila), 29mila in Sardegna (su 46mila). La sospensione riguarderà anche 56mila nuclei nel Lazio (dove ci sono 108mila famiglie con il sussidio), 49mila su 94mila in Lombardia, 35mila su 62mila in Piemonte16mila su 29mila in Veneto.

Dopo 30 giorni sarà possibile rinnovare la domanda, dimostrando nuovamente di avere i requisiti reddituali e patrimoniali tra cui un Isee sotto i 9.360 euro e rispettare i limiti sul possesso di auto e moto. Una volta ottenuto il rinnovo, non ci sarà più la possibilità di rifiutare fino a due offerte di lavoro se troppo lontane da casa, come era consentito nei primi 18 mesi: bisognerà accettare qualunque proposta arrivi da Anpal e dai navigator, a patto che lo stipendio sia superiore a 858 euro come previsto dalla normativa. In caso contrario si perderà il rdc.

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