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venerdì, Aprile 19, 2024
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Reddito di cittadinanza, c’è l’ok: a chi spetta e come fare per averlo

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Via libera al reddito di cittadinanza. Un primo avvio della flat tax per oltre un milione di partite Iva ma anche del reddito e della pensione di cittadinanza, una nuova rottamazione delle cartelle, il superamento della legge Fornero e un fondo da 1,5 miliardi per i truffati delle banche. Sono questi i principali contenuti dell’accordo raggiunto nella maggioranza di governo in vista della predisposizione della nota di aggiornamento del Def. In più vanno aggiunti 12,5 miliardi per la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia sull’Iva (ossia per evitarne l’aumento). La manovra vale quindi 33,5 miliardi, di cui 27,2 in deficit. Ecco i punti principali

REDDITO DI CITTADINANZA, 10 MILIARDI: arriva un primo assaggio da 10 miliardi del reddito di cittadinanza e delle pensione di cittadinanza. Secondo i calcoli del M5s riguarderà 6,5 milioni di persone che ora sono sotto la soglia di povertà. C’è anche il via libera alle pensioni di cittadinanza, che fissa una soglia di 780 euro per le pensioni minime. Si parte sicuramente da un rafforzamento dei centri per l’impiego.

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Guida reddito di cittadinanza 2019
Il nodo reddito di cittadinanza sta per arrivare ‘al pettine’ del nuovo governo Lega-5 Stelle. I pentastellati, che ne hanno fatto un cavallo
di battaglia per eccellenza della loro proposta politica, si giocano moltissimo sul sussidio anti-povertà. Non a caso Luigi Di Maio, qualche
giorno fa, ha rassicurato – “Va fatto subito” – aprendo ad uno spazio di manovra entro la prossima legge di bilancio. E ieri il premier
Conte alla Camera, giocando di sponda e accennando ai dati sui 5 milioni di cittadini che vivono sotto la soglia di povertà certicata
dall’Istat, ha ribadito l’impegno sulla misura. Parole pubbliche che cozzano però con le indiscrezioni in merito allo stop al reddito di
cittadinanza che sarebbe stato imposto dal Ministro dell’Economia Giovanni Tria, ‘coadiuvato’ dal sottosegretario alla presidenza del
Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti.

Reddito di cittadinanza: requisiti e a chi spetta

Il ‘numero principe’ del reddito di cittadinanza è rappresentato dalla soglia di povertà Istat, sotto la quale un nucleo familiare va
considerato povero: 780 euro al mese. Ebbene, con la misura (fonte il disegno di legge presentato nel 2013), il M5S intende far percepire
tale somma a tutti. Sia per intero, a chi non guadagna nulla. Sia tramite un’integrazione, a benecio
di chi lavora o ha una pensione
ma non raggiunge la soglia. La platea in attesa è di circa 9 milioni di persone.
I requisiti in sintesi: essere maggiorenni. Disoccupati o inoccupati. ‘Vantare’ un reddito o pensione sotto i 780 euro al mese. La misura
però, sia chiaro, è rivolta ai nuclei familiari, non a tutti indiscriminatamente. Esempio: se in una famiglia entrambi i genitori sono
disoccupati, il nucleo ha diritto a 1680 euro (780+780). Se uno o entrambi lavorano, ma con stipendio sotto la soglia Istat, si ha diritto
all’integrazione no
ai 780 euro

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