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Reddito di Cittadinanza tagliato a 800mila persone già nel 2023

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La riduzione della durata del Reddito di cittadinanza nel 2023 colpirà: “Circa 846 mila individui, vale a dire poco più di un beneficiario su cinque“. Queste le parole del presidente dell’Istituto nazionale di statistica, Gian Carlo Blangiardo, in audizione alla Camera sulla manovra di bilancio 2023. Se si considerano i soli beneficiari in età compresa fra 18 e 59 anni, il taglio riguarderà oltre un terzo di essi.

Reddito di Cittadinanza, i 3 requisiti per non perderlo: approvata la legge

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato la legge di Bilancio, precedente bollinata dalla Ragioneria dello Stato. Gli articoli in totale salgono a 174 contro i 156 dell’ultima bozza, ma quello più attenzionato è il numero 59 che modifica il Reddito di Cittadinanza.

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A CHI SARA’ RICONOSCIUTO IL REDDITO DI CITTADINANZA

Dal primo gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 il Reddito di Cittadinanza è riconosciuto nel limite massimo di 8 mensilità tranne per le famiglie formate da persone con disabilità, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età.

Comunque dal 1 gennaio 2023 i percettori sono tenuti agli obblighi devono essere inseriti, per un periodo di 6 mesi, in un corso di formazione e di riqualificazione professionale. In caso di mancata frequenza al programma assegnato il nucleo del beneficiario del reddito di cittadinanza decade dal diritto alla prestazione. Le regioni sono tenute a trasmettere all’Anpal gli elenchi dei soggetti che non rispettano l’obbligo di frequenza.

REDDITO E CONTRATTI STAGIONALI 

Nel caso di stipula di contratti di lavoro stagionale o intermittente il maggior reddito da lavoro percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico, entro il limite massimo di 3mila euro lordi. Sono comunicati all’Inps nelle modalità di cui al presente comma esclusivamente i redditi eccedenti tale limite massimo con riferimento alla parte eccedente.

I VANTAGGI PER I DATORI DI LAVORO

Inoltre ai datori di lavoro privati che, dal 1º gennaio 2023 al 31 dicembre 2023, assumono lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato è riconosciuto, per un periodo massimo di 12 mesi, l’esonero dal versamento del 100 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro nel limite massimo di importo pari a 6mila euro.

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Redazione Internapoli
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