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Regionali, i seggi nella sua civica non bastano: De Luca destinato a perdere fedelissimi

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Mentre la campagna elettorale entra nella fase finale, lo scontro si accende anche all’interno della lista civica “A Testa Alta”, annunciata alla vigilia come una vera e propria macchina da guerra, ma che secondo l’ultimo sondaggio Ipsos-Doxa si attesterebbe intorno al 6,5%. Una percentuale che garantirebbe tra i 4 e i 5 seggi alla civica del presidente uscente, di cui uno a Caserta ed un altro a Salerno (favoritissimi Gennaro Oliviero e Luca Cascone).

La lotta è incandescente, invece, nella circoscrizione napoletana, dove i seggi dovrebbero essere, naturalmente sempre in caso di vittoria del campo largo, 2 al massimo 3, e qui entra in moto il meccanismo ingarbugliatissimo dei resti.

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A contendersi ogni voto a Napoli sono Lucia Fortini, Giovanni Porcelli, Vittoria Lettieri, Carmine Mocerino e Rossella Casillo. Alle precedenti regionali, Lettieri (figlia dell’ex sindaco di Acerra Raffaele, oggi presidente del consiglio comunale e consigliere metropolitano) conquistò 11.148 preferenze, dietro di lei l’assessore uscente Fortini (10.520) e Mocerino (10.259): un trio separato da meno di 900 voti.

Meglio fecero in Campania Libera Giovanni Porcelli (12.340) e il papà di Rossella Casillo (12.128) per l’ex senatore Tommaso, che non risultò eletto. Oggi i 5 candidati corrono in A Testa Alta, ben consapevoli che comunque vada a finire ci saranno esclusioni eccellenti. Alle spalle del pokerissimo da oltre 55mila voti nel 2020, c’è Vincenzo Del Prete, padre del sindaco di Frattamaggiore Marco Antonio.

Saranno, dunque, fondamentali le ultime ore di campagna elettorale, con i candidati chiamati a sollecitare i sostenitori, ben consapevoli che anche una manciata di voti potrebbe fare la differenza ai fini dell’elezione in Consiglio Regionale della Campania.

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