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mercoledì, Maggio 8, 2024
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“Resta a casa! Noi non possiamo”, dal Cardarelli l’appello per rispettare le norme anti coronavirus

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“Resta a casa! Noi non possiamo”: è uno degli appelli che da qualche giorno vengono lanciati dall’ospedale Cardarelli di Napoli via social.
La foto, postata su FB, ritrae medici, infermieri, guardie e anche personale delle pulizie in servizio nel Pronto Soccorso, ma anche di altre strutture dell’ospedale piu’ grande del Sud, con la mascherina e in mano una lettera della frase che inizia con l’invito rivolto agli italiani dal premier Giuseppe Conte durante la conferenza stampa con la quale annunciava l’estensione della zona rossa a tutta l’Italia. “Ogni giorno rischiamo, – dice uno degli operatori che intende restare anonimo – ogni giorno dobbiamo fronteggiare molti problemi. Non abbiamo ricambi e i turni sono duri” per questo “è necessario contenere il contagio”. (ANSA).

 

Coronavirus: medico ‘Pascale’,farmaco ok

Subito un protocollo nazionale per estendere l’impiego di tocilizumab, farmaco anti-artrite, nei pazienti contagiati da coronavirus ed in condizioni critiche. Lo chiede l’oncologo Paolo Ascierto, dellì Istituto”Pascale” di Napoli. “Il farmaco ha dimostrato di essere efficace contro la polmonite da Covid-19 – afferma Ascierto – a Napoli sono stati trattati i primi 2 pazienti in Italia, in 24 ore la terapia ha evidenziato ottimi risultati e domani sarà estubato uno dei due pazienti, perché le sue condizioni sono migliorate. Ieri, iniziato il trattamento ad altre 2 persone ed oggi ne tratteremo altre due”.

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Coronavirus: in fila per un tampone, sputa sui sanitari

Un medico e un infermiere sono stati aggrediti ieri sera nell’ospedale Cotugno di Napoli da una persona con sintomi febbrili che era in attesa di fare il tampone: spazientito dall’attesa l’uomo è andato in escandescenza e, dopo essersi tolto la mascherina ha sputato addosso a una dottoressa e a un infermiere che stavano cercando di riportarlo alla calma. I due sanitari sono stati messi in quarantena e il locale dove è avvenuto l’episodio è stato evacuato e sottoposto a sanificazione. Dell’uomo si sono perse le tracce.
“Ho perso un medico e un infermiere validissimi – il direttore generale dell’ospedale Cotugno di Napoli Maurizio Di Mauro – che adesso devono state in isolamento e non possono dare, come hanno fatto finora il loro prezioso contributo”.
“Sputare addosso a una persona quando si hanno, in un momento come questo, quelle sintomatologie e febbre, equivale a sparare, non c’è differenza”, ha concluso.

 

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