Con il campionato entrato nella fase topica ed il Covid ormai in fase costante di rallentamento, l’attenzione è rivolta alla riapertura degli stadi.
Tante le ipotesi che girano oramai da settimane. Da chi chiede l’ingresso a ranghi ridotti e chi si prodiga per sperimentazioni immediate, ma a fare la voce grossa è il partito della cautela.
Tra questi vi è il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora che ha fatto sapere che i campi da calcio rimarranno vuoti fino alla fine del campionato, fissando quello che sarebbe il periodo adatto per la riapertura degli stadi.
Negli stadi ci sarebbero le condizioni per permettere a un numero limitato di tifosi di entrare. Il pericolo però sarebbe quello di consentire a un flusso di 10-12 mila persone di andare tutte allo stesso posto. Bisognerebbe capire come gestire subito questo flusso. Mancando ormai poco più di due settimane alla fine del campionato oggi, insieme alla Federazione e alle Leghe, sarebbe difficile da organizzare. Il mio impegno – ha dichiarato Spadafora – è quello di attuare questo piano nel prossimo mese di settembre”.
RISPOSTA ALLA LEGA (Gazzetta.it)
La presa di posizione del ministro arriva a tre giorni di distanza dall’invito della Lega di Serie A, che, al termine dell’Assemblea di lunedì scorso, aveva ribadito “la necessità di favorire al più presto, nel pieno rispetto delle condizioni di sicurezza, la riapertura parziale degli stadi al pubblico”.
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