La Polizia Metropolitana, su disposizione della Procura di Napoli Nord, ha eseguito nel cimitero comunale a Caivano la rimozione e il sequestro di un altarino e di un’icona celebrativa che ritraevano il volto di due personaggi legati alla criminalità della zona.
Un intervento analogo a quelli effettuati, a febbraio e settembre scorsi, all’interno del complesso edilizio popolare del Parco Verde.
“Le attività di rimozioni assumono, peraltro, un valore altamente simbolico, in quanto valgono a riaffermare la legalità in un territorio altamente problematico, qual è quello di Caivano”, questa la nota della procuratrice capo Maria Antonietta Troncone.
BLITZ CONTRO LA CAMORRA DI CAIVANO
I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione ad un provvedimento di applicazione di misura cautelare, emesso dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 14 indagati (di cui 13 sottoposti alla custodia in carcere, uno agli arresti domiciliari), gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, oltre che di estorsione e tentata estorsione, delitti aggravati dal metodo mafioso.
In particolare, dalle attività investigative sarebbe emersa la perdurante operatività del sodalizio criminale clan Angelino, egemone nel campo delle richieste estorsive in danno di imprenditori e commercianti in Caivano e territori limitrofi.
