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martedì, Gennaio 14, 2025
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Risarcimenti e finti certificati medici per incidenti mai avvenuti, 23 arresti tra Napoli e Caserta

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Sono 23 le persone destinatarie di ordinanza cautelare nell’ambito del blitz di questa mattina, giovedì 19 dicembre, contro un’organizzazione dedita alla truffe assicurative.

Truffa alle assicurazioni tra Napoli e Caserta, 23 arresti: risarcimenti per incidenti mai avvenuti

Sono tutti delle province di Caserta e Napoli. Per 22 sono scattati gli arresti domiciliari, per un altro indagato l’obbligo di presentazione alla Pg. Le ordinanze emessa dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura, all’esito di una complessa e articolata attività d’indagine condotta dal Nucleo Investigativo del Gruppo di Aversa e dal NAS di Caserta.

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L’attività d’indagine, ha permesso di ricostruire l’esistenza di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di un numero rilevante di episodi di corruzione, falso, truffa, corruzione in atti giudiziari, produzione ed utilizzo di documenti contraffatti al fine di conseguire indebitamente somme di denaro a titolo risarcitorio da compagnie assicurative, a fronte di sinistri stradali in realtà mai avvenuti.

Falsi referti ai pronto soccorso e medici compiacenti

Nel corso della complessa attività d’indagine è stato ricostruito che l’associazione era solita far condurre presso vari Pronto Soccorso, soggetti che presentavano pregresse fratture, i quali, declinando false generalità ed esibendo documenti contraffatti precedentemente consegnati da soggetti compiacenti, si facevano rilasciare referti medici attestanti lesioni. Tali referti venivano successivamente utilizzati per presentare istanze di risarcimento danni alle varie compagnie assicurative per sinistri, di fatto mai avvenuti.

L’organizzazione, inoltre, era solita inviare presso i Pronto Soccorso dei presidi ospedalieri di Marcianise e Maddaloni, soggetti perfettamente sani, a favore dei quali medici compiacenti, dietro compenso in denaro, rilasciavano falsi referti di P.S. attestanti lesioni personali. Tali referti, rilasciati fuori dalle normali procedure di compilazione e registrazione telematica previste dall’Azienda Sanitaria, successivamente venivano dichiarati conformi proprio da un infermiere addetto all’archivio sanitario della Direzione Sanitaria dell’ospedale di Marcianise, al fine di superare il controllo effettuato dalle agenzie investigative incaricate dalle compagnie assicurative coinvolte, ed ottenere quindi l’indebita liquidazione delle somme erogate a titolo di risarcimento danni.

È stato inoltre ricostruito che i membri dell’organizzazione, a supporto della richiesta risarcitoria, si avvalevano di documentazione medica redatta da medici compiacenti in servizio presso strutture sanitarie pubbliche e private accreditate presso il S.S.N. A supporto delle istanze risarcitorie venivano utilizzati, altresi, esami diagnostici redatti su carta intestata di centri diagnostici, risultati carenti sul piano autorizzativo sanitario, oltre che intestati a presunti prestanome.

In alcune circostanze, a supporto della documentazione medica, un soggetto, pur non essendo un fisioterapista, forniva al gruppo delle false fatture attestanti l’esecuzione di cicli di fisioterapia, il tutto per corredare la richiesta risarcitoria e fornire a questa maggiore valenza, facendo lievitare gli importi rimborsati.

Oltre 1700 i certificati medici irregolari

Nel corso dell’attività d’indagine si è proceduto al sequestro preventivo a carico di due medici coinvolti di oltre 600mila euro complessivi, in parte rinvenuti in contante presso perquisizioni domiciliari, ritenuti provento dell’attività illecita.

Nel corso dell’attività investigativa, sono stati acquisiti presso il presidio ospedaliero di Marcianise e presso gli archivi della società C.S.A. Consorzio di Cancello Arnone (società che gestisce l’archiviazione della documentazione medica per conto dell’ASL) oltre 1.700 certificati medici irregolari.

Infine, sono stati sottoposti a sequestro preventivo uno studio diagnostico sito in Qualiano e relative apparecchiature diagnostiche, nonché un centro fisioterapico sito a Casal di Principe.

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Nicola Avolio
Nicola Avolio
Giornalista pubblicista, mi sono avvicinato per la prima volta alla professione iniziando a collaborare con la testata "La Bussola TV", dal 2019 al 2021. Iscritto all'albo dei pubblicisti da giugno 2022, ho in seguito iniziato la mia collaborazione presso la testata "InterNapoli.it", e per la quale scrivo tuttora. Scrivo anche per il quotidiano locale "AbbiAbbè" e mi occupo prevalentemente di cronaca, cronaca locale e sport.
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