mercoledì, Luglio 23, 2025
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S. Antimo. Uccise genero e nuora per gelosia, decisa la data della sentenza d’Appello

Rinviata a settembre la sentenza d’appello nei confronti di Raffaele Caiazzo, accusato di aver ucciso a Sant’Antimo il genero e la nuora, rispettivamente marito e moglie dei figli gemelli, perché convinto che fossero amanti. In primo grado è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Napoli. Le vittime, Maria Brigida Pisacane e Luigi Cammisa, avevano entrambe due figli

Lo scorso 15 luglio si è svolta l’udienza per il processo d’ appello, poi rinviata al 25 settembre. Il Procuratore ha chiesto la conferma della pena dell’ergastolo.

I due furono uccisi l’8 giugno 2023 a Sant’Antimo. I due giovani erano rispettivamente marito della figlia e moglie del figlio di Caiazzo, che qualche ora dopo il duplice omicidio si è costituito nella caserma dei Carabinieri di Gricignano di Aversa, nel Casertano. Nei confronti di Caiazzo, è stato disposto l’isolamento diurno per 30 mesi e l’interdizione perpetua, oltre al risarcimento per le parti civili costituite nel processo. Secondo quanto ricostruito dalla Procura di Napoli Nord, Caiazzo avrebbe ucciso il genero e la nuora perché sospettava che i due avessero una relazione tra loro. Il primo omicidio è stato quello di Luigi Cammisa, ucciso in strada; subito dopo è stata uccisa Maria Brigida Pisacane nella sua abitazione e sotto gli occhi.