“Gesualdo Sartori garantiva per noi, 300 grammi di cocaina e 2-3 chili di marijuana”. Questa l’intesa tra i De Micco e i Mazzarella rivelata ai magistrati dal collaboratore di giustizia Antonio Pipolo in un verbale del novembre 2022. Al centro delle sue dichiarazioni il ruolo di Sartori arrestato qualche giorno fa, verbali contenuti nell’ordinanza di custodia cautelare che qualche giorno fa ha decapitato proprio i vertici dei De Micco-De Martino. Al centro dell’inchiesta il ruolo di Gesualdo Sartori, il ‘grande tessitore’ dell’accordo tra i due clan. “Quando era detenuto a Larino – ha spiegato ai magistrati Pipolo – c’era anche Gesualdo Sartori. Lui è parente di Antonio Nocerino Brodino affiliato ai De Micco. Parlavamo del nostro futuro e lui mi disse che avrebbe voluto conoscere i De Micco. Io uscii a dicembre 2020 e Sartori era uscito qualche giorno prima. Quando è stato scarcerato Marco De Micco io e mio cugino D’Apice abbiamo procurato un incontro tra Sartori e Marco De Micco”. Un accordo dunque di massima tra due dei clan più pericolosi dell’area orientale. Come ha poi specificato Pipolo: “Lì nacque la fusione tra De Micco e Mazzarella. Ci furono queste riunioni con gli esponenti dei Mazzarella, da cui acquistammo a credito e Sartori garantiva per noi 300 grammi di cocaina e 2-3 chili di marijuana”.
“Sartori garantiva per noi”, così è nato il ‘patto di ferro’ tra i De Micco e i Mazzarella
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