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giovedì, Maggio 9, 2024
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Scandalo al Comune di Palma Campania, indagini sul bando di social marketing: “Annullato ingiustamente e affidato con procedura illecita”

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“Un modus di gestione della cosa comune da parte del sindaco Donnarumma, fortemente personalistico. Amministrava l’ente comunale con una connotazione fortemente accentratrice, gestendo e orientando le determinazioni e le decisioni dei dirigenti, anche
quelle connotate da discrezionalità tecnica. Emerge, in particolare, come il Donnarumma
accentri su di se oltre alle decisioni tipicamente politiche anche valutazione di ordine
tecnico. Non solo. L’attività investigativa ha consentito di accertare che il sindaco indirizzava anche la scelta delle imprese cui affidare appalti di lavori, servizi e forniture e ha rapporti di natura privatistica con gli imprenditori ai quali vengano affidati appalti e presso le quali sponsorizza le assunzioni di persone da lui segnalate”. Questa la descrizione che i magistrati hanno fatto di  Nello Donnarumma, sindaco di Palma Campania,  arrestato e posto ai domiciliari nell’ambito di un’inchiesta su corruzione e appalti truccati. Donnarumma è anche vice commissario provinciale di Napoli per Fratelli d’Italia. Il suo ingresso nel partito risale al 2020, quando fu presentato in pompa magna in una conferenza stampa a Napoli.

In totale sono 19 le persone indagate. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono corruzione, turbata libertà degli incanti, falso in atto pubblico, depistaggio e subappalto non autorizzato. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Nola e condotta dai Carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna e della stazione di Carbonara di Nola. Tra i destinatari dell’ordinanza, oltre al sindaco Donnarumma, figurano due dipendenti comunali e cinque imprenditori. Le indagini sono state condotte tra il 2021 ed il 2022 e hanno permesso di svelare la gestione irregolare del Comune, caratterizzata – secondo l’accusa – da un sistematico asservimento dei pubblici poteri ad interessi particolaristici e di natura clientelare.

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In particolare, si legge in una nota, le indagini hanno permesso di raccogliere numerosi indizi sull’illecito svolgimento delle procedure di gara, tra cui quelle sulla manutenzione stradale, la cura delle aree verdi, i lavori di ristrutturazione di alcuni edifici scolastici e le operazioni di carotaggio su fondi interessati dallo sversamento di rifiuti: le procedure, secondo l’accusa, erano truccate in modo da favorire specifici imprenditori, spesso figure gradite alla componente politica dell’ente locale, che interveniva direttamente.

Il sindaco era sottoposto ad intercettazioni telefoniche, che poi vennero estese anche ad altri soggetti, tant’è che gli fu sequestrato il telefono. Il sindaco fece ricorso al Riesame che annullò il sequestro del cellulare per difetto di motivazioni.

Il procedimento trae origine da un’attività investigativa avviata nell’anno 2020
oggetto di diverso procedimento penale per i delitti di inquinamento ambientale e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.
Nel corso delle indagini vennero autorizzate le attività tecniche di intercettazione sull’utenza in uso al sindaco di Palma Campania.

In particolare, venivano captate alcune conversazioni che, pur non presentando profili di
connessione con i fatti oggetto di accertamento nel procedimento in oggetto, apparivano di
notevole rilievo investigativo, tant’è che veniva iscritto a carico di Donnarumma Aniello il
presente procedimento per il reato di cui all’art. 353 bis c.p. in relazione all’affidamento  del servizio di social marketing.

Il caso dell’affidamento del servizio di social marketing

Secondo l’accusa il sindaco,, agendo quale istigatore, e Raia Salvatore Felice, Responsabile  del IV e del V Settore del Comune nonché Responsabile unico del procedimento, agendo quale esecutore materiale della condotta,“impedivano e, comunque, turbavano la regolarità della gara bandita con determina avente ad oggetto la
procedura funzionale, a seguito della comparazione delle offerte ricevute, al riaffidamento del “servizio di social media marketing alfine di pubblicizzare le attività svolte dall’ente comunale, attraverso i social media ed i canali digitali fruibili’”. Preso atto che, entro il
termine di scadenza fissato per il 12.12.2020, la persona da lei indicata non avesse
presentato alcuna domanda di partecipazione, essendo pervenuta tempestivamente soltanto una proposta contrattuale, Donnarumma Aniello sollecitava la sua persona a presentare la propria candidatura fuori termini, assicurandole di aver
dato indicazioni al R.U.P. affinché annullasse la procedura già bandita. Raia Salvatore
Felice, su indicazione del sindaco Donnarumma, acquisiva la candidatura e manifestava l’opportunità di bandire una nuova procedura, funzionale ad acquisire un maggior numero di istanze di partecipazione, sebbene l’avviso di manifestazione d’interesse pubblicato il 27.11.2020, con cui era stata bandita la procedura, prevedesse la valutazione anche della singola offerta che fosse pervenuta all’ente entro i termini di scadenza, e contestualmente attestava la sussistenza dell’urgenza di assicurare l’adempimento del servizio, quindi dava atto dell’offerta formulata tardivamente dalla persona e formalizzava, in favore di quest’ultima, l’affidamento del servizio stesso per l’anno 2021 e per l’importo pari ad euro 5.000,00.

Donnarumma, il giorno precedente alla scadenza, meravigliatosi del fatto che la sua persona non avesse presentato domanda, si preoccupava di contattarla telefonicamente e ai dubbi della sua interlocutrice in merito alla vantaggiosità economica dell’affidamento per gli oneri fiscali che avrebbe sostenuto, le faceva notare che aveva già impegnato i fondi necessari e che avrebbe annullato eventuali domande.
Ecco, quindi, che qualche giorno, Raia, su evidente indicazione del sindaco, revocava il
bando di gara per il quale era pervenuta una domanda e che secondo le indicazione del
bando stesso avrebbe, in realtà, consentito comunque di procedere all’affidamento, e
asserendo la diseconomicità in assenza di più domande, procedeva ad un affidamento
diretto, in via provvisoria, per un importo inferiore, ovvero di € 5.000,00.

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