L’anno scolastico inizia con una brutta notizia. Rispetto al 2024, Napoli e i suoi comuni, registra un calo di 8997 allievi. Un calo del 15%.
I dati registrati dalla Uil scuola
Il dato proviene dalla Uil scuola. Napoli perde 8997 allievi, Caserta 2230, Avellino 1052, Salerno 2920 e Benevento 548. Gli alunni campani nell’anno scolastico 2024/2025 erano stati 787.901, distribuiti tra scuola primaria e scuola secondaria di primo e secondo livello. L’anno scolastico 2025/2026 registra 15 mila 747 alunni in meno.
La situazione nei licei
Per quanto riguarda i licei campani la situazione è ben diversa. Circa il 61,25% degli allievi campani ha effettuato l’iscrizione al liceo. Questi sono gli indirizzi più scelti: Artistico 3,37%, Classico 6,51%, Europeo / Internazionale 0,34%, Linguistico 8,52%, Made in Italy 0,15%, Musicale e Coreutico – Sezione Coreutica 0,31%, Musicale e Coreutico – Sezione Musicale 1,22%, Scientifico 17,35%, Scientifico – Opzione Scienze Applicate 11,26%, Scientifico – Sezione ad Indirizzo Sportivo 1,38%, Scienze Umane 7,39%, Scienze Umane – Opzione Economico Sociale 3,45%. Il 25,71%, invece, ha optato per un percorso negli istituti tecnici ed il 13,03% ha scelto di frequentare un istituto professionale.
La riduzione dell’organico docenti
Sulla base dei dati comunicati al sindacato dall’Ufficio scolastico regionale della Campania, si perdono 845 posti in organico docenti. La legge di bilancio ne ha tagliati 5660 in tutta Italia. 57 posti in meno nella provincia di Avellino, 31 in quella di Benevento, 122 a Caserta e dintorni, 481 a Napoli e provincia, 154 a Salerno e nel territorio della sua provincia. Il problema principale in materia è l’ulteriore taglio del 15% del personale nelle scuole primarie. “Per il tempo pieno nella scuola primaria – denuncia l’organizzazione sindacale – sono previste ulteriori riduzioni. Ben il 15% dei tagli a livello nazionale riguarda la nostra regione”. Questione molto seria, quest’ultima, perché per le madri ed i padri dei bambini che frequentano le elementari. Trovare scuole e classi che garantiscono il tempo pieno e la permanenza dei figli a scuola fino alle 16, è impresa sempre più difficile.