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martedì, Maggio 7, 2024
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“Se vuoi far carriera devi venire a letto con me”. Mamma single denuncia il suo datore di lavoro dopo 6 anni di molestie

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 Sesso in cambio di una promozione. La vicenda ha colpito una mamma single impiegata in una nota azienda metalmeccanica nel trevigiano. La donna ha denunciato dopo sei anni di violenze, la vicenda finisce in tribunale.

Un inferno durato sei anni: mobbing e molestie

Una madre single, dipendente di una nota azienda metalmeccanica trevigiana, ha denunciato un inferno durato sei anni, durante i quali avrebbe subito mobbing e molestie sessuali da parte del titolare dell’azienda. La donna, nel maggio di quest’anno, ha consultato un medico che ha diagnosticato una depressione causata dagli abusi subiti sul posto di lavoro, risultante in una “sindrome ansioso-depressiva causata da mobbing e molestie sessuali“. La vicenda giudiziaria è riportato dalle varie testate locali oggi.

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Denuncia il suo datore di lavoro, non era un caso isolato

L’Uls 2, in seguito alla denuncia presentata dalla vittima, ha attivato il codice rosso, portando agli arresti domiciliari un imprenditore trevigiano di 68 anni, titolare dell’azienda metalmeccanica. Le accuse contro di lui includono frasi offensive, battute a sfondo sessuale e tentativi di aggressione fisica nei confronti della dipendente.
Non è un caso isolato, poiché altre tre dipendenti avrebbero riferito fatti simili, contribuendo alla richiesta della misura cautelare.

“Se vuoi far carriera devi venire a letto con me”

La storia di abusi avrebbe inizio nel 2017, quando la presunta vittima, una donna di 40 anni, iniziò a lavorare come impiegata amministrativa presso l’azienda.
Le molestie, iniziate con frasi ammiccanti e doppi sensi, si sarebbero intensificate nel corso degli anni. Il tutto accompagnato da pressioni sessuali esplicite: “Se vuoi far carriera devi venire a letto con me come riportano oggi i giornali.
Le indagini, partite dalla denuncia della dipendente, hanno portato alla luce prove dei comportamenti del titolare e hanno coinvolto altre tre donne che avrebbero, come riportato, subito molestie simili. La Procura ha chiesto e ottenuto dal gip la misura cautelare degli arresti domiciliari, applicata nella giornata di venerdì scorso. L’indagine ad ogni modo prosegue.

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