Sta mattina, i carabinieri di Aversa hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per violazioni in materia urbanistica. Il sequestro è avvenuto in seguito all’esito di un’attività d’indagine della Procura presso il Tribunale di Napoli Nord. Tale decreto, emesso dal GIP dello stesso Tribunale, riguarda un intero complesso edilizio residenziale sito ad Aversa, composto da 19 appartamenti.
Il provvedimento scaturisce da una più articolata attività investigativa eseguita nei confronti di cinque persone, tra imprenditori, professionisti e funzionari dell’Area Urbanistica del Comune di Aversa, per i reati – iscritti a vario titolo – di lottizzazione abusiva ed abuso d’ufficio. In particolare, il provvedimento cautelare nel ritenere sussistenti una serie di irregolarità e difformità dell’immobile realizzato rispetto a quello autorizzato a seguito di rilascio di permesso a costruire, riconosce che le opere edilizie eseguite hanno comportato un notevole incremento delle cubature ed aggravato significativamente il carico urbanistico, alterando il complessivo assetto del territorio.
Il sequestro, pertanto, trova il suo fondamento nell’accertamento dell’elevata potenzialità abitativa degli appartamenti, in larga parte già tradottasi in concreto maggiore carico urbanistico con la vendita e la successiva occupazione degli immobili ultimati, a cui avrebbe dovuto seguire il potenziamento delle opere di urbanizzazione già esistenti, non previsto nelle scelte di pianificazione urbanistica adottate dagli organi competenti.
Secondo le prime indiscrezioni, ad essere sequestrato sarebbe il plesso di appartamenti che si trova all’angolo tra via Linguiti e via Guitmondo. Già al centro delle polemiche dopo la richiesta formale, presentata dalla consigliera comunale del Pd Eugenia D’Angelo. La costruzione della struttura sarebbe da attribuire a Yari Cecere, a capo della Cecere Management. Imprenditore legato a triplo filo al gruppo che ha in Stefano Graziano il suo fulcro. Attorno al quale, con il sostegno del vicesindaco e assessore all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, Marco Villano, ruotano diversi imprenditori dell’Aversano. Stando alle indiscrezioni filtrate negli ultimi minuti dalle stanze del Comune, sarebbe stato iscritti nel registro degli indagati anche il dirigente dell’Ufficio tecnico Raffaele Serpico.