Tragedia nel tardo pomeriggio di ieri a Capua, all’interno di un agriturismo immerso nel verde della periferia cittadina. Un uomo di 30 anni, originario del Gambia e ospite della struttura, ha perso la vita mentre si trovava in piscina. Erano circa le 19 quando il giovane si è immerso in acqua e, secondo i racconti di alcuni testimoni, non è più riemerso.
È stata una donna, presente a bordo vasca, a notare per prima il corpo immobile e a lanciare l’allarme. Sul posto sono intervenuti i soccorsi del 118 e i carabinieri della Compagnia di Capua. Purtroppo, ogni tentativo di rianimazione si è rivelato inutile: per il giovane non c’era più nulla da fare.
Secondo una prima ricostruzione, la causa della morte potrebbe essere un arresto cardiocircolatorio improvviso, ma sarà l’autopsia – affidata ai medici legali dell’ospedale di Caserta – a chiarire le circostanze esatte. La vittima si trovava in compagnia di un amico di nazionalità cingalese e aveva deciso di prolungare il soggiorno a causa dello sciopero dei treni previsto per la giornata.
“Siamo sconvolti per quanto accaduto – ha dichiarato il titolare dell’agriturismo –. Le prime verifiche del medico legale parlano di una morte accidentale, e non emergono responsabilità a carico della struttura”.
A poche ore di distanza, un altro tragico evento ha colpito la comunità di Mondragone. Un uomo di 63 anni, residente nella zona, è morto mentre passeggiava lungo la spiaggia, tra Le Vagnole e l’antica area di Sinuessa. Stava camminando sul bagnasciuga con la moglie, quando si è improvvisamente accasciato al suolo.
Immediato l’intervento dei presenti e del personale medico del 118, ma anche in questo caso ogni tentativo di rianimazione è risultato vano. Le prime ipotesi parlano di un malore improvviso, forse aggravato dalle alte temperature e dallo sforzo fisico.
Due vite spezzate all’improvviso, in due diversi contesti ma accomunate dallo stesso tragico destino: la ricerca di un momento di refrigerio finita in tragedia.