20 C
Napoli
domenica, Maggio 5, 2024
PUBBLICITÀ

Spari e auto incendiata sotto casa di Tony Colombo, il pentito rivela: «Fu una vendetta contro i Rispoli»

PUBBLICITÀ

«Non ci avete capito un c…», «ma che avete scritto!?». Sono alcuni degli ‘apprezzamenti’ rivolti ad InterNapoli.it da Tony Colombo quando, il 2 novembre del 2018, riportammo in anteprima la notizia degli spari contro il portone d’ingresso del suo studio di registrazione in Largo Macello a Secondigliano, palazzina nella proprietà dei Rispoli (leggi qui l’articolo). Oltre agli spari con tanto di foto annesse riportammo anche la notizia che qualche giorno prima un’auto era stata incendiata proprio sotto il portone e che il raid potesse essere legato ad una vendetta nei confronti del neomelodico o della famiglia della moglie Immacolata Rispoli.

Tony Colombo volle ribadire il suo ‘punto di vista’ attraverso una serie di stories Instagram in cui dichiarava che il raid era frutto di un tentativo di rapina e che la notizia dell’auto incendiata non fosse veritiera. Peccato che anche in questo caso la notizia era documentata da foto che provavano la veridicità di quanto scritto. Questa mattina con il colpo inferto al clan Di Lauro e l’arresto di Colombo e della stessa Rispoli quell’episodio è venuto nuovamente alla luce grazie al racconto di Salvatore Tamburrino, ex numero due del clan Di Lauro e colui che con le sue dichiarazioni ha permesso l’arresto di Marco Di Lauro.

PUBBLICITÀ

Le rivelazioni di Tamburrino sul raid contro la casa discografica di Tony Colombo

Tamburrino in un verbale del gennaio 2020 ha spiegato ai magistrati quanto accaduto riconducendo il raid a screzi per il controllo dei traffici di droga nella zona:«Mi ricordo che nel 2012-2013, dopo la morte del marito, Immacolata Rispoli stava sulle palazzine Celesti e divenne lei la proprietaria della piazza di spaccio del marito. So che Tony Colombo venne picchiato dai fratelli Rispoli dopo che la relazione con Tina divenne ufficiale, ma sempre per una ragione economica, perché a quel punto Tina iniziò a finanziare Tony Colombo e non più i fratelli. A quel punto il clan Marino per come mi disse Rispoli Raffaele mise fuori dalla piazza di spaccio Tina Rispoli. Per quanto riguarda invece la carriera di Tony Colombo, so che prima della relazione con la Rispoli era pieno di debiti; poi è stato finanziato da lei.
Quando frequentavo Carlo Matuozzo Tony Colombo andava a casa sua a Marianella a cantare per il piacere di sentirlo. Carlo mi diceva di non pagarlo, perché lo aiutava economicamente quando era in difficoltà economica, praticamente sempre, prestandogli soldi. Tina Rispoli ha aperto a Tony Colombo la sala discografica a Secondigliano nel palazzo dei Rispoli, la casa del padre presa da Tina dopo aver liquidato i fratelli; nella stessa sede mi risulta abbiano anche avviato un canale televisivo. I rapporti tra i fratelli Rispoli e Tony Colombo iniziarono male; Vincenzo Rispoli infatti non aveva soldi, mentre Raffaele è messo meglio avendo il suo giro di usura e facendo affari legato ai prodotti contraffatti tipo generatori, elettronica di consumo, con il cognato. Entrambi comunque accusavano Colombo di mangiarsi i soldi della sorella, i soldi che aveva lasciato Gaetano Marino».

Il raid

Tamburrino poi entra nello specifico parlando del raid e spiegando che:«Rispoli Vincenzo
bruciò personalmente l’auto di Tony Colombo per questi dissapori quale dispetto anche alla sorella, che non voleva dare più denaro a Vincenzo, dicendogli che non lo poteva più mantenere. Per quanto riguarda i colpi sparati nella casa discografica di Tony Colombo per quanto seppi da Raffaele Rispoli, furono esplosi da Gennaro Casaburi, cognato di Vincenzo Rispoli, proprio per una discussione accesa tra Casaburi e Rispoli, legata a questioni di droga. So che Rispoli Vincenzo incendiò l’auto del Casaburi e lo picchiò anche; so che Vincenzo Di Lauro incontrò Casaburi  per cercare di far pace tra cognati; Casaburi diede la parola a Vincenzo Di Lauro che era tutto a posto e poi, dopo poche ore, sparò nella casa discografica di Tony Colombo. Scegliere la casa discografica di Tony Colombo era insieme un gesto eclatante, e colpire il palazzo dei Rispoli». Forse avevamo capito tutto. Più di tutti e di tanti altri ‘blasonati colleghi’.

PUBBLICITÀ

RESTA AGGIORNATO, VISITA IL NOSTRO SITO INTERNAPOLI.IT O SEGUICI SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK.

PUBBLICITÀ

Ultime Notizie

Sequestrati 900 litri di olio contraffatto a Caivano, il servizio di Striscia la Notizia

Napoli: maxi sequestro di olio extravergine contraffatto dopo il servizio di Luca Abete a Striscia la notizia. Il sequestro in...

Nella stessa categoria