Sulla mia pelle, il film diretto da Alessio Cremonini, è l’emozionante racconto degli ultimi giorni di vita di Stefano Cucchi (Alessandro Borghi) e della settimana che ha cambiato per sempre la vita della sua famiglia.
Sulla mia pelle: il film su Stefano Cucchi
Stefano Cucchi morì il 22 ottobre 2009 e fu il decesso in carcere numero 148. Nei due mesi che seguirono, fino alla fine dell’anno, la cifra raggiunse quota 176: 28 morti in soli due mesi. Nei sette giorni che vanno dall’arresto alla morte, Stefano Cucchi stette a contatto con innumerevoli persone. Nessuno però riuscì a capire il terribile dramma che stava vivendo. Il totale dei morti in carcere e quello del personale incontrato da Stefano durante la detenzione che hanno spinto il regista del film, Alessio Cremonini, a raccontare la sua storia. Sono numeri che fanno impressione, perché quei numeri sono persone. Nel film non troviamo accuse infuocate, né proclami, né violenze sbandierate. Viene raccontata una storia terribile sulla quale ancora non esiste una verità giudiziaria, dopo nove anni. ‘Sulla mia pelle’ ha lo scopo di raccontare chi fosse Stefano Cucchi e cosa gli è accaduto.
Pienone anche a Napoli
«Per noi la diffusione di un film che finalmente racconta la storia di Stefano Cucchi va oltre qualsiasi norma sul diritto d’autore», sostengono gli attivisti dell’Ex Opg Je so’ Pazzo dove la scorsa sera si è svolta una proiezione gratuita di «Sulla mia pelle». La pellicola, diretta da Alessio Cremonini e distribuita contemporaneamente sulla piattaforma streaming Netflix e in un numero limitato di sale da Lucky Red, è stata oggetto di numerose proiezioni non autorizzate in diversi centri sociali italiani, registrando migliaia di partecipazioni.