Ore frenetiche in casa Napoli, dove alla sconfitta di Bologna è seguito un vortice di voci, tensioni e chiarimenti.
Un malumore sedimentato nel tempo e di certo non nato nell’immediato dopo-partita.
Tanti “mal di pancia” nel Napoli, il decadimento di un “patto” avrebbe causato i contrasti con Conte
Sky ha raccontato, tra le altre cose, un interessante retroscena: due settimane fa alcuni senatori avrebbero chiesto al tecnico un alleggerimento dei carichi e delle modalità di lavoro, per adattare il “metodo Conte” a una stagione carica di impegni. Dialogo aperto, disponibilità reciproca, con il tecnico che ha eliminato il ritiro pre-match ma ha chiesto in cambio intensità e risposte sul campo.
Il ko del Dall’Ara ha rappresentato più di un semplice passo falso: lo sfogo pubblico di Antonio Conte, durissimo nel post-gara, ha fotografato una frattura ormai non più nascosta tra staff tecnico e gruppo squadra.
La prestazione di Bologna, tra le peggiori dell’anno insieme a quella di Eindhoven, è invece stata interpretata come un tradimento a quell’accordo, inducendo Conte a cambiare tono e mettere pubblicamente la squadra di fronte alle proprie responsabilità. Ecco lo scossone mediatico.
All’indomani della bufera, comunque, per mettere a tacere i tanti stridolii del social con voci finanche di dimissioni alimentate dal malessere interno, è intervenuto subito Aurelio De Laurentiis. Con un messaggio secco su X, il presidente ha blindato il suo allenatore, ribadendo “sintonia speciale” e orgoglio nel lavorare con “un uomo vero” come Conte.
Ora si apre una fase delicata: la sosta arriva nel momento in cui più servono riflessioni, chiarimenti e un nuovo patto interno. Napoli è chiamato a ritrovare unità e identità: al rientro non ci sarà più spazio per frizioni o alibi. Il progetto Conte non è in discussione, ma pretende risposte immediate. I prossimi giorni diranno se la scossa sarà servita.
ADL blinda Conte: “Le dimissioni sono una favola del web, Antonio è un uomo vero”

