È stato arrestato per induzione e sfruttamento della prostituzione un meccanico 26enne di Torino che, giorno dopo giorno, aveva costretto la fidanzata 25enne e la suocera di 50 anni a prostituirsi. Manipolandole, le faceva credere che i soldi sarebbero serviti per il proprio futuro insieme.
A mettergli le manette ai polsi sono stati gli uomini della Polizia Municipale al termine di un’indagine coordinata dal sostituto procuratore Alessandra Barbera. Le accuse, oltre a induzione e sfruttamento della prostituzione, sono anche di circonvenzione d’incapace: la vittima è infatti una ragazza affetta da disturbi psichici.
I due, come riporta Il Corriere della Sera, si erano conosciuti sui social. Dopo un periodo di conoscenza virtuale, decidono di incontrarsi da vicino e di allacciare una relazione. Ma ben presto, intuendo che la giovane è facilmente influenzabile, il 26enne mostra le sue reali intenzioni e la convince a prostituirsi. E così inserisce alcuni annunci sui siti di incontri e organizza gli appuntamenti a casa della vittima. “Ti amo, io sono il tuo fidanzato”, le ripete quando lei mostra perplessità. Nel giro finisce poi anche la mamma della ragazza, anche lei ‘venduta’ sul web e, nel suo caso, con l’invito a incontrarsi con più uomini. Ormai in balia del 26enne, mamma e figlia non gli negano prestiti e regali, come vestiti e oggettistica varia, che poi lui rivende.
Le indagini sono partite nel febbraio di quest’anno quando, le colleghe della giovane, dipendente di una cooperativa sociale, hanno notato sulla scrivania le stampate di alcune chat. Messaggi fin troppo espliciti per non capire di cosa si tratti e avvisano i servizi sociali, che a loro volta segnalano il caso alla procura.