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mercoledì, Maggio 22, 2024
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Tragedia ferroviaria, la “coincidenza” prima dell’incidente: “Una croce sulla rotaia, Dio vuole dirmi qualcosa”

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Michael Zanera è uno dei cinque operai morti dopo essere stati travolti da un treno regionale senza passeggeri vicino alla stazione di Brandizzo e solo venti ore prima dall’incidente aveva pubblicato un Tik Tok molto particolare. Il video sul profilo dell’operaio ha lasciato senza parole.

Il tik tok pubblicato 20 ore prima dell’incidente

Aveva 34 anni ed era uno dei cinque operai che hanno perso la vita nel tremendo scontro con il treno vicino la stazione di Brandizzo. Solo venti ore prima dalla sua morte l’operaio aveva pubblicato un video con una croce infuocata nella saldatura di una rotaia. Insieme con il tik tok Michael Zanera aveva scritto: “È la prima volta che mi succede che mentre saldo la rotaia mi esce un crocifisso. Dio mi vuole dire qualcosa sicuramente, nonostante lo richiami tutti i giorni ultimamente perché non è un bel periodo per me“. Una “coincidenza” da brividi che aveva insospettito ed incuriosito anche lo stesso operaio, al punto tale da pubblicare il video su Tik Tok.

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Zanera lavorava, come i colleghi, per la Sigifer srl, che ha sede a Borgo Vercelli e opera nel settore dell’armamento ferroviario. Sul luogo del delitto, dopo la tragedia, sono arrivati il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha dichiarato: “È una tragedia immane, inaccettabile, cinque vittime tutte piemontesi che ieri si erano recati al lavoro per dare un futuro alle proprie famiglie. Morire sul lavoro è sempre qualcosa che non possiamo accettare“.

Era un ragazzo sveglio, intelligente, gli piaceva troppo quel lavoro. Ci siamo sentiti recentemente, mi ha detto che doveva fare la notte. A volte faceva anche il doppio turno, così mi diceva, glielo fanno fare perché doveva recuperare. Quando mia sorella lavorava l’ho cresciuto io, è stato il primo nipote per cui gli volevo un sacco di bene. Siamo sempre usciti insieme, era molto attaccato al lavoro. Un ragazzo in gamba, volenteroso, anche se sapeva che certe cose non andavano bene faceva finta di nulla, si sforzava e andava avanti sul lavoro” racconta Marco Faraci, zio di Zanera.

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