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venerdì, Aprile 19, 2024
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Travolse e uccise due rapinatori a Marano, Giuseppe Greco condannato a 14 anni di reclusione

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Maxi condanna per Giuseppe Greco. Il Giudice del Tribunale di Napoli Nord, Dott. Simone Farina ha riconosciuto il duplice omicidio volontario di Chirollo Ciro e Romano Domenico condannando Greco alla pena di 14 anni e 4 mesi di reclusione. Greco è difeso di fiducia dagli avvocati Domenico Della Gatta e Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord. Le parti civili sono state difese dagli avvocati Matteo Casertano, Giulia Esposito, Vincenzo Senatore e Gerardo Fariello

Il Pm Martinelli della Procura Napoli nord aveva chiesto 12 anni di reclusione, quindi il giudice è andato anche oltre la richiesta. Giuseppe Greco in via Antica Consolare Campane a Marano travolse e uccise due rapinatori che in precedenza gli avrebbero rubato un Rolex. Il 27 enne viaggiava a bordo di una Smart, mentre i due rapinatori di Sant’AntimoCiro Chirollo e Domenico Romano, avevano agito a bordo di uno scooter. Greco ha optato per il rito abbreviato. Il giovane è attualmente detenuto.

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Indagini chiuse a carico di Giuseppe Greco, accusato di duplice omicidio. Il caso fece molto scalpore. Il ragazzo, 26enne di Marano, dopo aver subito la rapina del Rolex, inseguì ed ammazzó due rapinatori di Sant’Antimo Romano Domenico e Chirollo Ciro. In seguito al fatto di sangue è stato indagato per duplice omicidio volontario.

Gli avvocati Domenico Della Gatta e Luigi Poziello del Foro di Napoli Nord, i quali con l’ausilio di loro tecnici di fiducia, hanno sostenuto la tesi dell’incidente stradale o comunque della legittima difesa (sul luogo del delitto, vicino ai cadaveri di Romano Domenico e Chirollo Ciro, fu rinvenuta una pistola con colpo in canna ed un proiettile inesploso sul manto stradale).

Le dichiarazioni di Giuseppe

“Dopo la rapina stavo tornando a casa, quando dopo circa un minuto ho incrociato per pura casualità i due rapinatori alla rotonda di San Rocco. Ho iniziato ad inseguirli per prendere il numero di targa e farli spaventare, la corsa è durata circa 30 secondi quando all’improvviso ho perso il controllo dell’auto e li ho travolti involontariamente. Poi dopo lo schianto sono andato a sbattere direttamente contro il muretto”, ha detto Giuseppe, che ha smentito dunque di essere passato con l’auto sopra i corpi riversi a terra. Il giovane ha chiesto scusa ai magistrati per le bugie inizialmente dette e anche alla famiglia dei due rapinatori: “Non volevo ucciderli, ero sconvolto per la rapina subita e stavo tornando a casa poi è successo quello che ho raccontato. Dopo lo schianto sono sceso dall’auto ed ho incrociato un ragazzino che mi ha accompagnato sul luogo della rapina. Lì è venuto mio fratello che mi ha portato poi in caserma”.

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Antonio Mangione
Antonio Mangionehttp://www.internapoli.it
Giornalista pubblicita iscritto dalll'ottobre 2010 all'albo dei Pubblicisti, ho iniziato questo lavoro nel 2008 scrivendo con testate locali come AbbiAbbè e InterNapoli.it. Poi sono stato corrispondente e redattore per 4 anni per il quotidiano Cronache di Napoli dove mi sono occupato di cronaca, attualità e politica fino al 2014. Poi ho collaborato con testate sportive come PerSempreNapoli.it e diverse testate televisive. Dal 2014 sono caporedattore della testata giornalistica InterNapoli.it e collaboro con il quotidiamo Il Roma
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