Un pranzo “mal digerito” quello della domenica corrente per il Napoli e per i tifosi del Napoli. Un’Atalanta bellissima e solidissima espugna il Maradona con un netto 0-3, bissando il risultato dell’ultimo scontro tra le due squadre avvenuto lo scorso 30 marzo e lanciando un chiaro segnale al campionato.
Un Napoli imperfetto in tutto e da cui ci si aspettava un approccio alla partita decisamente diverso, forti dell’importante vittoria di San Siro contro il Milan e considerata la caratura dell’avversario. Al contrario, l’Atalanta offre una prestazione vicinissima alla perfezione, sia a livello offensivo che difensivo, nonché nella qualità delle giocate e nella gestione del risultato. Si ferma così la striscia di imbattibilità della squadra di Conte, che durava da 9 partite.
Troppa Atalanta e troppo Lookman per il Napoli, al Maradona finisce 0-3 per la “Dea”
Il primo pericolo lo porta il Napoli con una bella ripartenza a sinistra di Kvara, sul cui cross Lukaku è in ritardo per la battuta. Ma è solo un’illusione, perché l’Atalanta chiude bene ogni spazio e quasi nasconde il pallone agli azzurri. E al 10’ la Dea passa in vantaggio: cross di Ruggeri messo fuori da Olivera centralmente, errore grave perché l’Atalanta alimenta l’azione con De Roon e poi De Ketelaere di testa prolunga per Lookman, che con un sinistro al volo non lascia scampo a Meret.
Il Napoli reagisce subito, McTominay centra il palo dal limite. Ma è solo un episodio isolato. L’Atalanta è in gestione e appena il Napoli si apre, fa male. De Ketelaere è bravissimo a ripulire una palla in fascia e poi a pescare sul lato opposto Lookman. Che punta Di Lorenzo, si accentra e da fuori batte ancora Meret. Prima dell’intervallo Lukaku avrebbe una buona occasione per riaprirla, ma perde il tempo per la conclusione e poi viene murato da Hien.
La ripresa si apre con un tiro innocuo da lontano di Kvara, poi al 12′ l’Atalanta fa tris, ma Kolasinac è in offside sulla sponda di De Ketelaere. Conte prova a cambiare, dentro Raspadori e Ngonge per Politano e Gilmour e squadra che passa al 4-2-3-1. I due sono subito nel vivo: Ngonge si conquista una punizione, Raspadori scodella dentro e Carnesecchi salva di riflesso su Buongiorno. Poco dopo entra anche Neres per uno spento Kvara e più avanti anche Simeone per Lukaku, ma la gara non cambia. Anzi, nel finale è il neoentrato Retegui a mortificare ancora la difesa azzurra con un destro al volo: 0-3 Atalanta e undicesimo centro in campionato per l’italo-argentino.
I tifosi ringraziano e applaudono lo stesso al fischio finale, ma la sconfitta odierna servirà agli uomini di Conte di rientrare sul pianeta Terra evidenziando non pochi limiti a livello tecnico-tattico. Limiti che si spera di iniziare a correggere già a partire dal prossimo big match degli azzurri in campionato, quello di domenica prossima contro l’Inter.