Capi, telefonisti ed esattori nelle truffe: i ruoli della banda di Napoli. In carcere sono finiti Antonio Pestorino, coordinatore della banda, Alessandro Bara, braccio destro, Luca Pestorino, fratello del capo, telefonista, come anche Vincenzo Benincasa. Andrea De Martino aveva invece il ruolo anche di trovare le auto.
Come riporta il Corriere del Mezzogiorno sono stati arrestati come esattori-riscossori Carlo Tolomello, Salvatore Donnarumma, Leopoldo Rignani, Mario Mazzola e Antonio Mosolino, questi ultimi due ai domiciliari. L’operazione, coordinata dalla Procura, con l’aggiunto Giovanni Conzo, è stata portata a termine dalla Mobile romana insieme a quella di Napoli e agli agenti del commissariato Fidene-Serpentara.
Il blitz della polizia
Gli investigatori della squadra mobile della questura di Roma e del III distretto Fidene-Serpentara, al termine di un’indagine coordinata dalla procura capitolina con il supporto della squadra mobile di Napoli, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 persone appartenenti, a vario titolo, ad un’associazione a delinquere finalizzata a truffe, rapine ed estorsioni aggravate ai danni di anziani.
Dalle indagini è emerso che i componenti, sono tutti di origine campana, avrebbero messo a segno numerose truffe tra gennaio e luglio dello scorso anno, oltre a rapine ed estorsioni nei confronti di persone anziane, tutte con il modus operandi del “finto nipote” o di parenti in difficoltà economica. Accertato che gli indagati hanno operato prevalentemente a Roma oltre che in alcune province del centro-sud come Lucca, Terni, Latina, Napoli, Avellino, Salerno e Lecce.