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giovedì, Aprile 25, 2024
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Tumore alla prostata, 22mila casi in Campania. A Napoli un’importante novità sulle cure

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Un punto di riferimento per la Regione Campania e un traguardo per l’Istituto Tumori di Napoli che mette a segno un goal con due percorsi di presa in carico rapidi, efficaci ed efficienti, tali da garantire al paziente con tumore prostatico e tumore del testicolo un’offerta ampia e innovativa di opportunità diagnostiche, terapeutiche e assistenziali secondo le più recenti Linee guida internazionali; due percorsi dotati di una squadra multidisciplinare, che si fa carico del paziente, lo accompagna e rende meno arduo il passaggio da una fase all’altra della malattia.

Due Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA) dell’Istituto Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli hanno ottenuto la certificazione UNI EN ISO 9001:2015 dall’Ente internazionale Bureau Veritas per l’implementazione del PDTA del tumore della prostata e del PDTA del tumore testicolare, progetto che è stato reso possibile grazie al sostegno incondizionato di Astellas e al supporto organizzativo di OPT, il provider deputato a preparare i Centri alla certificazione.

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«La certificazione dei due PDTA, prostata e testicolo, rappresenta un’opzione strategica fondamentale che, per il Pascale, se fino a ieri era una meta, oggi è già una tappa, perché è nostra intenzione estenderla a tutti i PDTA approvati nell’Istituto – dichiara Attilio A. M. Bianchi, Direttore Generale Istituto Nazionale Tumori – Fondazione Pascale di Napoli – sempre più l’Istituto Tumori di Napoli si caratterizza per lo standard internazionale che configura il nostro livello assistenziale».

Con questo programma di certificazione l’Istituto dei Tumori IRCCS di Napoli si propone ancora una volta come punto di riferimento per la gestione e il più efficace trattamento del paziente oncologico e, nel caso specifico, del paziente affetto da neoplasie della prostata e del testicolo. «La certificazione dei due PDTA basata sulla misurazione dell’efficienza attraverso indicatori di performance, attraverso processi periodici di audit interni, consente di poter trasferire queste modalità gestionali direttamente sul territorio regionale tramite la Rete oncologica (ROC) che ci vede coordinatori – continua Gerardo Botti, Direttore Scientifico Istituto Nazionale Tumori – Fondazione Pascale di Napoli – la presa di coscienza da parte degli operatori delle strutture territoriali delle azioni di miglioramento sul processo gestionale del paziente si traduce automaticamente nel miglioramento delle prestazioni clinico-assistenziali ad esso dovute e nella riduzione della migrazione sanitaria».

 

 

 

Il tumore prostatico e del testicolo mancano di programmi di screening, per tale motivo a volte la diagnosi e i trattamenti possono presentare alcune difficoltà anche di tipo organizzativo.

«Poter disporre di due Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali è per gli specialisti coinvolti un grande aiuto perché adesso potremo seguire procedure consolidate e di rigore scientifico – precisa Gaetano Facchini, Responsabile SSD Oncologia Clinica Sperimentale Uro-Andrologica, Istituto Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli – la certificazione dei due PDTA rappresenta un obiettivo importante nell’ambito della programmazione sanitaria della Regione Campania e dell’IRCCS Pascale anche perché è in consolidata fase di attuazione la Rete oncologica campana e il nostro Istituto si presenta già con ben 13 PDTA approvati e deliberati dalla Regione. Per tutti noi riveste un’importanza significativa nella gestione del paziente la cui presa in carico deve avvenire in linea con le nuove normative e le più attuali Linee guida degli Enti certificatori internazionali. Avere percorsi certificati è una garanzia di qualità del servizio che offriamo ai cittadini».

Le patologie oncologiche richiedono una corretta gestione clinico-assistenziale fondata su una piena integrazione multidisciplinare, così da garantire al paziente una presa in carico funzionale alle diverse esigenze che la patologia richiede. Il carcinoma della prostata, che in Campania è il secondo tumore più diffuso tra i maschi con oltre 3.000 nuovi casi l’anno e quasi 22.000 uomini che convivono con questa
neoplasia, e il tumore del testicolo che fa registrare un’impennata specie tra i giovani campani con diverse centinaia di nuove diagnosi all’anno, rappresentano il paradigma di queste esigenze; richiedono, infatti, il coinvolgimento nel percorso di diagnosi e cura di molteplici figure specialistiche.

«Questi due PDTA non solo miglioreranno l’approccio globale al paziente ma favoriranno il lavoro di squadra multidisciplinare che è fondamentale sia per il cancro della prostata sia per quello del testicolo. Peraltro, molto è cambiato nei trattamenti di queste patologie oncologiche negli ultimi anni – afferma Sisto Perdonà, Direttore Dipartimento Clinico e di Ricerca Uro-ginecologico e Direttore UOC di Urologia Oncologica, Istituto Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli – il percorso del paziente con tumore della prostata è più articolato poiché consiste in una serie di approcci diversi legati all’età del soggetto, alla stadiazione del tumore e alle preferenze dello stesso paziente. In certi casi si procede addirittura secondo un programma di sorveglianza attiva, pronti a intervenire al minimo cambiamento della malattia, in altri casi il trattamento è più invasivo con la chirurgia e/o con la radioterapia. L’iter del tumore testicolare è più lineare: chirurgia e, a seconda dello stadio, chemioterapia o non. In entrambi i tumori conta la presenza e il lavoro di molteplici figure specialistiche, che si traduce nel trovare per il singolo paziente la singola terapia migliore per lui».

I cittadini campani devono sapere che l’Istituto Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli vanta di un’offerta qualitativa di prestazioni assistenziali per il tumore della prostata e del testicolo paragonabile a quella di città come Roma e Milano. D’ora in avanti il paziente potrà essere accompagnato nel percorso di cura che diventerà per lui meno difficile e più efficace, grazie anche alle terapie radianti che, particolarmente utilizzate nel tumore della prostata, hanno subito negli ultimi anni un’evoluzione impensabile prima.

«Oggi la radioterapia negli stadi iniziali della malattia prostatica ha le stesse probabilità di successo terapeutico della chirurgia, sapere questo è molto importante per il paziente che spesso orienta la scelta di un trattamento piuttosto che un altro – sottolinea Paolo Muto, Direttore UOC di Radioterapia, Istituto Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli – la possibilità di usare apparecchiature performanti ci permette di ridurre al minimo gli effetti collaterali, in primis la tossicità; attraverso l’integrazione delle immagini ottenute con la TC di centraggio e la risonanza magnetica, siamo in grado di mappare l’area della prostata da irradiare in maniera mirata, risparmiando due organi nobili come retto e vescica. Naturalmente è cruciale lavorare in squadra, in particolare per il tumore della prostata è essenziale condividere le scelte terapeutiche con l’oncologo medico».

Il modello di PDTA certificato riflette una tipologia di governance clinica basata su specifici percorsi formalizzati, su protocolli clinico-organizzativi, condivisi tra le varie Unità Operative coinvolte, e su un adeguato sistema di monitoraggio delle performance.

Il percorso tracciato all’IRCCS di Napoli prevede servizi di accoglienza e di diagnostica dei pazienti con diagnosi di malattia iniziale o con sospetto diagnostico; servizi per la fase terapeutica con unità di radioterapia e chirurgia, dotati di apparecchiature d’avanguardia che rappresentano il fiore all’occhiello dell’Istituto; servizi completi di oncologia medica integrata con i servizi di urologia; oltre a un team multi e interdisciplinare che si avvale di avanzatissimi laboratori di analisi e di biologia molecolare. Tutto questo nell’ottica di orientare sempre di più le terapie a seconda delle caratteristiche genetiche del cancro, specie per i pazienti con malattia metastatica. Evoluzione verso terapie sempre più mirate e di precisione che non può prescindere dai test molecolari ma che deve tener conto anche della sostenibilità del Sistema.

«La partnership tra pubblico e privato nel settore sanitario appartiene alla visione di Astellas, azienda che vuole rispondere alla domanda di salute dei pazienti e dei cittadini e, al tempo stesso, alle esigenze della sanità pubblica di reperire risorse per garantire la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale e regionale – dichiara Giuseppe Maduri, Amministratore Delegato di Astellas Pharma la collaborazione con l’Istituto Tumori di Napoli per la certificazione dei PDTA del tumore della prostata e del testicolo rappresenta uno strumento concreto per migliorare la presa in carico del paziente con carcinoma prostatico, standardizzare le procedure e ottimizzare le risorse disponibili».

 

 

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