Ha costretto sua figlia, di appena 17 mesi, ad ingerire una quantità letale di sale, con il solo intento di riavvicinarsi al marito dal quale si stava separando.
E’ l’incredibile storia che viene dal South Carolina, dove è stata condannata a 30 anni di prigione Kimberly Martines, 25 anni, madre crudele che ha ucciso la figlia di 17 mesi costringendola a mangiare continuamente il sale.
La piccola Peyton è morta per ipernatriemia o avvelenalamento da sale: i delicati reni, data l’età non erano completamente sviluppati e hanno collassato a seguito delle eccessive quantità di sale somministrate dalla madre.
Sembra che la follia omicida della Martines sia stata scatenata dal desiderio di voler tornare insieme al marito da cui era separata, cosa che lei stessa ha ammesso, scrive il Daily Mail.
Inizialmente alle autorità aveva detto che Peyton e la gemella erano finite in un sacco contenente sale lasciato fuori dall’abitazione, ma il figlio di quattro anni, ai detective ha riferito che vedeva la madre far mangiare il sale alla sorellina.