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martedì, Giugno 24, 2025
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Un amore non corrisposto dietro il femminicidio di Sara Campanella, arrestato 27enne

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Ha un nome l’autore dell’omicidio di Sara Campanella, la 22enne sgozzata ieri in strada a Messina a due passi dallo stadio, davanti a decine di persone. Nella notte i carabinieri del Comando Provinciale hanno eseguito il decreto di fermo dell’indagato emesso dalla Procura.

Il ragazzo sospettato dell’omicidio di Sara Campanella e fermato dai carabinieri del comando provinciale di Messina è Stefano Argentino, 27enne, di Noto (SR), anche lui studente nella stessa facoltà della giovane. È stato rintracciato, con il supporto dei carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, in un’abitazione del suo paese. Il sospettato è stato preso dai militari dopo una vera e propria caccia all’uomo.

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Da una prima ricostruzione dei fatti, l’indagato per l’omicidio dell’universitaria avrebbe seguito la giovane studentessa nei pressi del Policlinico, per poi percorrere insieme a lei un breve tratto di strada; arrivati nei pressi del distributore di benzina, verosimilmente dopo una discussione, l’avrebbe accoltellata per poi allontanarsi velocemente. Dagli accertamenti, il giovane era innamorato della ragazza senza essere corrisposto.

IL FEMMINICIDIO DI SARA CAMPANELLA

Ammazzata in strada a Messina, davanti all’ingresso laterale dello stadio ‘Giovanni Celeste’, con diversi testimoni che hanno assistito all’aggressione e hanno dato l’allarme. Sara è stata subito soccorsa e caricata su un’ambulanza del 118 che l’ha portata all’ospedale Policlinico, ma i medici non hanno potuto fare nulla perché la ragazza aveva perso troppo sangue.

Per le strade di Messina, dopo l’ennesimo femminicidio, si è scatenata un’imponente caccia all’uomo: i carabinieri si sono subito messi alla ricerca del colpevole con cui, stando al racconto di persone che la conoscevano, la vittima avrebbe avuto una relazione che aveva però deciso di troncare. I militari hanno avvertito la famiglia della vittima, originaria della provincia di Palermo e si sono messi sulle tracce del presunto assassino. Gli investigatori hanno vagliato le immagini delle telecamere della zona e quelle del Policlinico, per cercare di ricostruire cosa sia avvenuto. È stato anche controllato il telefonino della vittima, nella speranza di trovare elementi utili che possano ricondurre all’assassino.

Sara Campenalla, originaria di Misilmeri, frequentava il terzo anno della facoltà di Tecniche di laboratorio Biomedico nell’ateneo messinese e quindi faceva anche la tirocinante proprio nell’ospedale dove è stata portata in fin di vita. Dopo la notizia dell’omicidio, tanti studenti e colleghi della vittima sono andati al pronto soccorso disperati. Secondo una prima ricostruzione, Campanella sarebbe uscita dal nosocomio alla fine del suo tirocinio quotidiano e si sarebbe incamminata su viale Gazzi per raggiungere la fermata dei bus. L’assassino l’avrebbe seguita su un’auto, si sarebbe fermato e sarebbe sceso. Una volta raggiunta, l’avrebbe accoltellata sul marciapiede sul quale si affacciano alcune abitazioni. Un passante che ha assistito alla scena richiamato anche dalle urla della giovane avrebbe cercato d’inseguire l’assassino che però è riuscito a fuggire. La ragazza avrebbe fatto un paio di passi prima di accasciarsi a terra nei pressi di un’aiuola, in un lago di sangue. I carabinieri hanno interdetto la zona dell’omicidio per fare i rilievi.

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