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martedì, Maggio 7, 2024
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Vaccini contro il male del secolo, entro il 2030 l’iniezione contro il cancro: “Potrebbe curare il 15% dei tumori” 

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La pandemia ha avuto un risvolto positivo; la ricerca medica sui vaccini si è aggiornata in un anno e ad oggi sostiene di poter ottenere il vaccino contro il cancro e malattie cardiovascolari entro il 2030.

Vaccino contro il male del secolo

Si stima che entro il 2030 potremmo avere il vaccino mRna per curare il male del secolo, e non solo. Il vaccino di cui i ricercatori hanno dato notizia potrebbe curare diversi tipi di tumori, malattie cardiovascolari o il virus sinciziale (che causa un’infezione respiratoria). A spiegare il meccanismo di funzionamento è stato il ‘The Guardian’.

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Sul magazine infatti si può leggere che il vaccino si basa su di una biopsia ad un paziente malato di cancro. Un laboratorio esamina il campione e il materiale genetico viene sequenziato, successivamente poi si identificheranno le mutazioni non presenti nelle cellule sane. Un computer verificherà poi quali mutazioni stiano portando all’avanzare del cancro. In laboratorio viene creata una molecola di Rna messaggero con le informazioni per creare gli antigeni che possono scatenare la risposta immunitaria.

Abbiamo guadagnato 10 anni di conoscenza scientifica in un solo anno” ha commentato Pfizer. Infatti il lato positivo della pandemia pare esser stato proprio questo; la ricerca scientifica sui vaccini. Moderna ha ottenuto dalla Fda, l’approvazione per una posizione “privilegiata” per il vaccino contro il melanoma e il virus sinciziale.  L’immunologo e professore dell’Università di Torino, Guido Forni ha detto: “Non siamo di fronte alla scoperta del secolo, ma all’evoluzione di qualcosa che esisteva già e stiamo per fare molto meglio. La ricerca legata al Coronavirus ha portato a una nuova tecnologia che consente di mettere a punto vaccini personalizzati molto rapidamente“.

Ha parlato poi dei tipi di tumori che il vaccino potrebbe coprire: “sarà piuttosto diffusa, ma relativamente ad alcuni tipi di tumore. Per fare un esempio, il 15% dei tumori alla mammella esprimono lo stesso antigene e in questo caso è possibile prevenire o curare con un vaccino. In altri casi, sarà più limitata“.

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