PUBBLICITÀ
HomeAttualitàVedi Napoli e poi scappi: ad agosto 2024 calo dell’11% dei turisti...

Vedi Napoli e poi scappi: ad agosto 2024 calo dell’11% dei turisti rispetto al 2023

PUBBLICITÀ

Napoli ha vissuto un agosto difficile sul fronte turistico. Nonostante il successo del 2023, l’estate 2024 ha segnato un calo significativo nell’occupazione delle strutture alberghiere. Secondo i dati elaborati dal centro studi di Federalberghi, l’occupazione camere ha toccato il 71,93%, in netta diminuzione rispetto all’82,92% dello stesso mese dell’anno precedente. Una flessione di 11 punti percentuali che, sebbene in parte attesa, rappresenta comunque un dato importante per il settore.

Il presidente degli albergatori napoletani, Salvatore Naldi, ha sottolineato come l’estate 2023 sia stata eccezionale dal punto di vista turistico, ma ha anche evidenziato che il calo registrato quest’anno non può essere trascurato.

PUBBLICITÀ

Turismo a Napoli: le cause del calo del flusso

Diverse le cause analizzate per spiegare questa flessione: in primo luogo, le ondate di caldo che hanno spinto molti turisti a preferire località marittime rispetto alle città d’arte come Napoli. Nonostante la città abbia cercato di promuoversi anche come destinazione balneare, il processo è ancora in fase embrionale e lontano dai risultati di città come Barcellona.

Un altro fattore rilevante è l’abusivismo dilagante nel settore dell’ospitalità. Naldi ha puntato il dito contro le numerose strutture ricettive non autorizzate che operano senza regole fiscali e di sicurezza, offrendo tariffe spesso molto basse che danneggiano il mercato legale. Un’inchiesta del Corriere del Mezzogiorno ha riportato casi di stanze affittate a 20 euro a notte, in strutture prive di identità fiscale e di controlli adeguati. Questo fenomeno, combinato con l’eccessivo afflusso di turisti “mordi e fuggi”, non contribuisce in modo sostanziale all’economia locale, creando un sistema che, a lungo termine, penalizza gli operatori onesti.

Il problema dell’abusivismo

Il Codice Identificativo Nazionale (CIN), introdotto di recente per censire le strutture ricettive e combattere l’abusivismo, ha rappresentato un primo passo nella regolamentazione del settore. Tuttavia, secondo Naldi, è necessario intensificare i controlli sul territorio per garantire maggiore sicurezza e combattere la concorrenza sleale. L’associazione Abbac stima che a Napoli esistano circa 1.500 strutture completamente abusive, una cifra rilevante rispetto ai 12.000 b&b, case vacanze e stanze offerte online. Queste attività non versano tasse, non comunicano i dati degli ospiti alla Questura e sfuggono a qualsiasi controllo fiscale, creando un sistema di illegalità che danneggia l’intero comparto turistico.

Guardando al futuro, le previsioni per settembre sembrano più positive: lo scorso anno l’occupazione camere ha raggiunto l’80% nello stesso periodo e ci si aspetta che il trend possa ripetersi. Tuttavia, per garantire uno sviluppo turistico sostenibile e proficuo per tutti, sarà fondamentale affrontare con decisione le problematiche emerse, dal calo di presenze all’abusivismo, al fine di preservare il ruolo di Napoli come una delle principali destinazioni turistiche italiane.

 

 

PUBBLICITÀ