Aveva appena dato alla luce il suo primo bambino Vincenza Donzelli, quando, in seguito a delle complicazioni, era stata trasportata al Pronto Soccorso del Cardarelli per cure di “secondo livello”. Da lì, purtroppo, non è uscita viva.
Chi era Vincenza Donzelli, la 43enne morta per complicazioni dopo il parto del suo primo bambino
Vincenza aveva 43 anni, era un’operatrice culturale apprezzata e stimata nel suo ambiente, oltre ad essere tra le fondatrici della Galleria Borbonica. La mattina del 7 agosto era stata ricoverata alla clinica Internazionale, assistita dal medico di fiducia. L’8 agosto aveva partorito, attraverso taglio cesareo, il suo primo bambino. Tuttavia, il giorno dopo avevano trasportato Vincenza all’ospedale Cardarelli su decisione della clinica perché necessitante di assistenza ‘di secondo livello’.
Le cose sarebbero andate diversamente se si fosse deciso di trasportarla prima al Cardarelli?
Vincenza Donzelli arriva, quindi, al Cardarelli il 9 agosto già in condizioni critiche e lì, purtroppo, finisce. Ora c’è una inchiesta della Procura di Napoli che si focalizza sui tempi d’attesa. Ci si domanda dopo quanto tempo sia stato deciso di portare la donna all’altro ospedale. Cosa sarebbe successo se avessero deciso di trasportarla prima?
E’ in corso un’inchiesta sui tempi d’attesa: sono stati acquisiti gli atti e le cartelle cliniche
Nel frattempo, sono stati acquisiti gli atti e le cartelle cliniche dagli inquirenti. Si stanno ora svolgendo gli accertamenti medico-legali di rito in attesa che venga fornito il nullaosta per il dissequestro della salma e il funerale. C’è una denuncia in corso dei parenti di Vincenza Donzelli, occorrerà del tempo per capire e stabilire eventuali colpe. Per ora c’è solo il fortissimo contrasto fra due sentimenti: il dolore dovuto alla grave perdita e la gioia di una vita, quella del figlio di Vincenza, che è venuto alla luce.