Ancora disordini nel carcere di Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Un detenuto con problemi psichiatrici prima ha tentato di distruggere le suppellettili all’interno dell’ufficio matricola e successivamente, nel corso del colloquio con la psichiatra, ha dato in escandescenza ferendo anche due agenti.
Lo riferisce il coordinatore locale della Uilpa Penitenziaria, Stefano Sorice. Il detenuto è stato poi accompagnato in ospedale, ma al suo ritorno in carcere, ha tentato di impiccarsi all’interno della cella.
Provvidenziale l’interventi degli agenti in servizio.
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L’altro ieri, martedì 22 ottobre, è stata una serata di violenza nel carcere di Avellino in cui due agenti sono stati sequestrati e poi picchiati, e dove un detenuto, vittima di una missione punitiva, è stato aggredito dagli altri carcerati che gli hanno tagliato il lobo dell’orecchio e rotto un braccio, costringendolo alle cure dei medici in ospedale. A rendere noto l’episodio è Maurizio De Fazio, sindacalista dell’ Uspp Campania.
Per diverse ore la casa circondariale avellinese è rimasta presidiata dalle forze dell’ordine. Secondo De Fazio “va subito ristabilito l’ordine e la sicurezza interna del carcere di Bellizzi, soprattutto con il loro trasferimento dei detenuti riottosi“. Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti, rispettivamente segretario regionale e presidente dell’Uspp, tornano a puntare il dito contro la “fragilità del sistema di sicurezza del carcere, più volte denunciato ai vertici dell’Amministrazione penitenziaria, anche a causa dello scellerato cambio delle modalità di custodia dei detenuti con l’istituzione del regime aperto per gran parte del giorno, a cui si aggiunge il depauperamento delle risorse umane“.
Ad Avellino, fa sapere l’Uspp, si registra un deficit di personale 60 unità. “Bisogna dunque che il Dap disponga da subito l’invio dell’unità speciale Gom presso la struttura irpina, per ristabilire l’ordine e la sicurezza interna. Solidarietà, infine, ai colleghi aggrediti da parte del sindacato”, conclude l’Uspp.