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giovedì, Maggio 9, 2024
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Violenza sessuale ai danni di una minorenne, in carcere 62enne di Qualiano

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Nella mattinata odierna , gli agenti del Commissariato di Giugliano-Villaricca hanno eseguito, nei confronti di un 62enne di Qualiano, un provvedimento ordine di esecuzione per la carcerazione emesso il 14 febbraio scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli- Ufficio Esecuzioni Penali.
Dovrà espiare la pena di 6 anni di reclusione per reati in materia di atti sessuali nei confronti di una persona minore, commessi  nel 2020, è stato rintracciato presso la sua abitazione.

LA NORMATIVA

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La Regione Campania nell’esercizio delle funzioni di programmazione, coordinamento e indirizzo degli interventi sociali di cui all’art. 8, comma 1, della Legge 8 novembre 2000, n. 328, definisce le linee di indirizzo in materia di maltrattamento e abuso nei confronti dei minori, allo scopo di perseguire le seguenti finalità: a) garantire i diritti dei minori senza distinzione di sorta e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o altra del minore o dei suoi genitori o rappresentanti legali, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza; b) tutelare i minori contro ogni forma di sfruttamento e violenza sessuale a salvaguardia del loro sviluppo fisico, psicologico, spirituale, morale e sociale; c) sostenere i nuclei familiari a rischio, al fine di prevenire l’abbandono e di consentire al minore di essere educato nell’ambito della propria famiglia; d) favorire l’emersione dei fenomeni di maltrattamento e abuso nei confronti dei minori; e) fornire degli orientamenti operativi agli operatori dei servizi territoriali, socio sanitari, scolastici ed educativi, anche indicando modelli di organizzazione ed integrazione dei servizi a livello di Ambito Territoriale; f) favorire il coordinamento delle politiche e delle prestazioni dei diversi enti ed istituzioni locali coinvolte in un sistema integrato di interventi e servizi, definendo percorsi attivi volti ad ottimizzare l’efficacia delle risorse, impedendo sovrapposizioni di competenze e settorializzazione delle risposte in materia di maltrattamenti e abusi nei confronti dei minori. Per abuso all’infanzia e maltrattamento devono intendersi “tutte le forme di cattiva salute fisica ed emozionale, abuso sessuale, trascuratezza o negligenza o sfruttamento commerciale o altro che comportano un pregiudizio reale o potenziale per la salute del bambino, per la sua sopravvivenza, per il suo sviluppo o per la sua dignità, nell’ambito di una relazione caratterizzata da responsabilità, fiducia e potere” (Consultation on Child Abuse and Prevention dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, 1999). Il maltrattamento può concretizzarsi in una condotta attiva (percosse, lesioni, atti sessuali, ipercura) o in una condotta omissiva (incuria, trascuratezza, abbandono). L’assenza di evidenze traumatiche nel fisico non può escludere l’ipotesi di maltrattamento. Qualsiasi forma di violenza, ma in particolare quella sessuale, costituisce sempre un attacco confusivo e destabilizzante alla personalità in formazione di un bambino, provocando gravi conseguenze a breve, medio e lungo termine sul processo di crescita. Il trauma, se non rilevato, diagnosticato e curato, può produrre disturbi psicopatologici o di devianza nell’età adulta.

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