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venerdì, Maggio 3, 2024
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Il mio pensiero va alle donne e ai bambini: troppo rischioso restare lì

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«Non c’è modo di evitare che venga attivata la discarica di Chiaiano, per questo rivolgo un appello alla gente. Il mio pensiero va soprattutto alle donne e ai bambini: restare lì è diventato ormai troppo rischioso. Non vale la pena morire così». Ha lanciato un appello Maurizio Pirozzi, uno dei due uomini precipitati dal parapetto l’altro giorno mentre erano in corso le cariche della polizia che voleva sfondare le barricate dei manifestanti. Assieme a Vincenzo Galdiero, 22 anni, ora ricoverati nel reparto ortopedia dell’ospedale San Giuliano di Giugliano, hanno fatto un volo di dieci metri riportando fratture alle gambe. Entrambi sono preoccupati per la sorte degli atri cittadini che presidiano l’ingresso della discarica e sfidano i manganelli delle forze dell’ordine. Contro questa violenza che dicono di aver subito hanno già deciso di sporgere denuncia contro la polizia. «Non si può rischiare di morire in questo modo, questa partita è diventata troppo pericolosa. Le forze dell’ordine attaccano gente disarmata che finora ha manifestato pacificamente. Useranno le maniere forti, Berlusconi l’ha fatto capire chiaramente», aggiunge Maurizio Pirozzi. I due manifestanti rimasti feriti negli scontri restano decisi a portare avanti la loro battaglia di verità e raccontano le fasi che hanno preceduto il loro volo dal parapetto. «Io ero salito sul muro, siamo stati spinti dagli agenti armati di manganelli durante la carica di sabato scorso – racconta – e così siamo precipitati da un muro alto una decina di metri. Voglio andare fino in fondo, la gente deve sapere quello che è accaduto. Per questo chiedo a chi ha visto di farsi avanti per aiutarmi a fare luce su questa vicenda». Anche Vincenzo racconta una sequenza simile: «Io ero salito sul muro pensando di mettermi in salvo. Avrei voluto dire agli agenti che se mi avessero sfiorato mi sarei lanciato nel vuoto. Ma non ho avuto il tempo: mi hanno spinto e sono precipitato. Ho un bimbo di due anni, domani mi operano e per molti giorni non potrò lavorare. Chi pagherà i danni di tutto questo?». I loro amici sono anche a caccia di filmati amatoriali e rilanciano: «Chiunque abbia ripreso la scena, ci faccia avere le immagini».

FERDINANDO BOCCHETTI
Il Mattino 26/05/08

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