PUBBLICITÀ
HomeAttualità e SocietàMARANO, IN MARCIA PER LA LEGALITA'

MARANO, IN MARCIA PER LA LEGALITA’

PUBBLICITÀ

MARANO DI NAPOLI – In marcia per la legalità. Questa mattina, a Marano, studenti e associazioni scendono in piazza contro le mafie e in ricordo delle vittime della criminalità. E’ una data non occasionale, il 23 maggio. Esattamente undici anni fa, il giudice Falcone e la scorta venivano uccisi nella mattanza di Capaci. Per Marano, è un appuntamento denso di significati reali e ideali. Da un lato il tentativo di scrollarsi di dosso l’etichetta infamante di “città di camorra” legata alla cosca dei Nuvoletta, dall’altro la mano dei clan che si protende nuovamente sul Comune. Dal 10 aprile scorso, infatti, in Municipio si è insediata la commissione d’accesso agli atti comunali, per verificare eventuali collusioni dell’amministrazione con la malavita locale. Il suo sindaco, Mauro Bertini, l’unico primo cittadino di Rifondazione comunista in provincia di Napoli, respinge le accuse. “Una manovra politica, vogliono screditare nuovamente il nome di questa città” dice.


GLI APPUNTAMENTI
– La marcia della legalità partirà alle 8.30 da piazzale Che Guevara, per sciogliersi alla villa Comunale del “Ciaurro”. Parteciperanno al corteo gli studenti delle scuole elementari, medie e superiori di Marano: tutti indosseranno un cappellino simbolo della manifestazione. Alle 10.30 interverranno le autorità cittadine, le forze dell’ordine e i rappresentanti della scuola. Alle 11 verranno posti dei tigli nel Giardino della Memoria e dell’Impegno intitolato alle vittime delle mafie. Interverranno: Lorenzo Clemente, Enzo Sequino e Concetta Squillante. Chiuderà la mattinata l’intervento di Paolo Siani, fratello di Giancarlo, il giornalista del “Mattino” ucciso dalla malavita nel 1985. Alle 18 sarà la volta del “Marano Spot Festival”: all’auditorium della scuola media “Socrate” saranno presentati gli spot prodotti dalle scuole della cittadina. Interverranno poi Alberto Bottino (Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale), Rita Crisci dell’Assessorato all’Istruzione della Campania, il sindaco Bertini, don Tonino Palmese (referente regionale di Libera) e Rosario D’Uonno, coordinatore dell’iniziativa.


L’IMPEGNO
– “Non dobbiamo mai dimenticare il sacrificio dei nostri eroi che hanno combattuto contro gli strapoteri della criminalità – spiega il primo cittadino di Marano – la loro memoria va onorata con la nostra quotidiana lotta per l’affermazione della legalità. Specie ora che la nostra città è nuovamente nel mirino per accuse tanto infamanti quanto infondate”. Ma la legalità ha anche bisogno di impegni concreti. È per questo che le scuole di Marano si sono riunite da alcuni anni in un consorzio. “La scuola – spiega Raffaele Romano, giornalista e professore del Liceo scientifico Segré – deve essere un laboratorio di cultura contro la mentalità camorrista, che non è fatta solo di stragi e business dei rifiuti, ma anche di atti quotidiani di violenza, prevaricazione e trasgressione: da quelli bestiali del branco a quelli del bullo, che vuole imporre la legge del più forte tra i banchi”. Lo sottolinea anche Laura Santoro, presidente della giuria studenti del Festival. “La marcia– dice – non a caso è affidata ai ragazzi, i quali devono essere portatori di legalità, che gli adulti spesso hanno dimostrato di ignorare. Sono loro – aggiunge – che devono impegnarsi nel recupero dei valori perduti, sono loro che devono dare vita ad una società in cui non ci sia più spazio per abusi e prevaricazioni”.

PUBBLICITÀ
PUBBLICITÀ