Sgominata gang di rapinatori. TRENTA COLPI IN SEI MESI: 13 ARRESTI

– Per sei mesi sono stati il flagello di farmacisti, tabaccai, autotrasportatori e automobilisti dell’agro aversano. Dallo scorso gennaio i carabinieri hanno contato trenta rapine prima di riuscire a prenderli. Colpi firmati da una criminalità considerata minore, ma che si insinua più profondamente a minare la sicurezza dei cittadini.
Al blitz dei carabinieri della stazione di Parete e del gruppo di Aversa non a caso hanno partecipato l’altra notte anche i «Cacciatori Sardegna», inviati nel casertano per l’operazione Alto Impatto. Sessanta uomini per tredici arresti, che hanno sbaragliato un’intera organizzazione criminale, professionisti della rapina, ognuno con un compito ben preciso, dai basisti ai ricettatori.
Nel mirino sono finite le farmacie di Lusciano, Aversa, Teverola, le rivendite di tabacchi di Parete e dintorni, ma anche tir carichi di surgelati e altri generi alimentari che venivano sequestrati e rapinati all’uscita delle superstrade aversane. Non erano risparmiati i semplici automobilisti, costretti a cedere le loro macchine, «ripulite» e piazzate di nuovo sul mercato o restituite con il sistema del «cavallo di ritorno».
Tutti gli arrestati sono originari dell’hinterland napoletano, a partire da Carmine Menna, 33anni di Qualiano, la mente della banda insieme con la sua compagna, Leonilda Longo, 42 anni di Giugliano. In carcere sono finiti anche due fratelli di Menna, Giancarlo e Pasquale e ancora Giovanni Ferrero, 49anni, con il figlio 26enne Giuseppe. A Grumo Nevano un’altra donna in manette, Pasqualina Napolitano, 35 anni.
Gli altri arrestati sono: Mario Topa, Agostino Migliaccio, Alessandro Savino, Mario D’Alise (55 anni di Casandrino), Luigi Poerio e Antonio Egidio Santoro, 39enne di Firenze.


IL MATTINO CASERTA – 14 GIUGNO 2003


l.i.