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giovedì, Maggio 9, 2024
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Commerciante gambizzato tra la folla a Villaricca

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IN VIA VENEZIA A VILLARICCA



Centrato da due proiettili è ricoverato al San Giuliano



Gambizzato un uomo in via Venezia a Villaricca. I colpi di pistola hanno gettato nel panico gli automobilisti che ieri mattina transitavano sull’arteria, che collega la rotonda di Maradona, in direzione Quarto e Licola, per raggiungere l’ingresso della tangenziale. L’agguato a pochi passi dal Ponte di Surriente, al confine con Qualiano, poco dopo le 7.30. Due i proiettili che hanno raggiunto Vincenzo Marano, commerciante di 46 anni, originario di Marano e residente a Varcaturo, sulla fascia costiera di Giugliano.
L’uomo, con precedenti per ricettazione e truffa, è stato ferito ad entrambe le gambe. Dopodiché si è messo alla guida ed ha raggiunto, a bordo della propria automobile, il pronto soccorso dell’ospedale «San Giuliano» di Giugliano, dove è stato ricoverato e dove i sanitari hanno provveduto ad estrarre il proiettile rimasto conficcato nella gamba destra. È ancora mistero sull’attentato. Il diretto interessato nega l’ipotesi di una spedizione punitiva, mentre gli inquirenti battono soprattutto quest’ultima pista.
A sentire le dichiarazione della vittima dell’attentato, il ferimento sarebbe stato il risultato di un errore. I colpi che lo hanno raggiunto, infatti, sarebbero stati destinati ad un’altra persona che sostava a pochi metri da lui. Ma di quest’ultima, né dell’artefice dell’esplosione, non ci sono tracce. Marono non ha saputo fornire la descrizione di nessuno dei due individui.
Ma come sarebbero andate le cose? Agli agenti di polizia del commissariato di Giugliano, diretto dal vicequestore Alberto Francini, l’uomo ha dichiarato di essere stato colpito mentre sostava in piedi accanto alla propria automobile. A poca distanza da lui era in corso un’accesa discussione tra un gruppo di uomini a lui sconosciuti. Da una di queste persone, poi, sarebbe partita la raffica di proiettili, indirizzata ad altri e che per errore lo ha raggiunto alle gambe.
Insomma il diretto interessato nega ogni coinvolgimento con la sparatoria e l’ipotesi di un presunto attentato. Ma le dichiarazioni non convincono gli inquirenti che battono tutte le piste. Quella che prende maggiormente corpo è quella di un regolamento di conti nell’ambiente della ricettazione. Sul posto della sparatoria non è stata rilevata la presenza di bossoli e, presumibilmente, la pistola ad avere esploso i colpi potrebbe essere una rover calibro 21.



TONIA LIMATOLA- IL MATTINO – 17 GIUGNO 2003

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