Concreta lotta agli sprechi, abbattimento del 50% per cento del deficit sanitario, riduzione drastica delle consulenze, introduzione di severe misure antievasione (specialmente sulle concessioni demaniali), razionalizzazione della macchina amministrativa regionale (meno dirigenti e meno stipendi) e nuove tasse ”mirate’ (il bollo auto) per finanziare il welfare regionale e per sostenere aziende e lavoratori in crisi e rilanciare l’occupazione attraverso un apposito fondo.
Soprattutto, per la prima volta, e’ passato, insieme ad un deciso contenimento della spesa pubblica, il principio della piena e consapevole rinuncia a contrarre nuovi mutui e dunque a fare nuovi debiti. E’ questa in sintesi la manovra di Bilancio 2012 che il Consiglio regionale della Campania ha approvato questa notte, al termine di una lunga e ormai consueta maratona. L’esame in Commissione, e poi in Aula, del Bilancio e della Legge finanziaria collegata, si e’ svolto in un clima di (forzosa) collaborazione istituzionale, clima certamente favorito dalle vicende che hanno portato al varo del Governo Monti. La manovra finanziaria regionale presenta alcune novita’ di sicuro rilievo per una regione abituata da anni a fare i conti con l’emergenza. Sicuramente, e’ stato approvato (35 voti a favore, 20 contrari) una manovra all’insegna della sobrieta’, del rigore e della responsabilita’, come ha ribadito piu’ volte in aula il presidente della Giunta, Stefano Caldoro.
Rigore coniugato con ”lotta gli sprechi e razionalizzazione della spesa”. Non a caso, il buco della sanita’ risulta drasticamente ridotto, da 500 a 250 milioni. ”Abbiamo realizzato la migliore performance tra le Regioni italiane”, ha tenuto a sottolineare il governatore. Il bollo auto in Campania aumenta del 10%. Fruttera’ 32 milioni che, uniti ad almeno altri 32 milioni (realizzati con le economie legate alla riforma della macchina amministrativa), permetteranno di non interrompere le attivita’ sociali ed assistenziali ed alimenteranno l’apposito Fondo istituito per fronteggiare le situazioni di crisi e per rilanciare l’occupazione. Il Bilancio 2012 si e’ occupato anche dei costi della politica: le consulenze esterne sono state ridotte dell’80 per cento.
Dalla prossima legislatura, i vitalizi ai consiglieri ed agli assessori esterni (bocciato non senza strascichi polemici l’emendamento de La Destra che voleva abolire solo i vitalizi agli assessori) saranno calcolati con il piu’ equo e meno dispendioso metodo contributivo. Complessivamente, la manovra assomma a 22 miliardi (quasi 15 destinati alla Sanita’). Nel 2012 caleranno di oltre 400 milioni i trasferimenti dallo Stato. Ciononostante, la Regione ha scelto di non compensare i mancati introiti accendendo nuovi mutui. Inoltre, le nuove (inevitabili) tasse saranno vincolate al welfare ed al lavoro. (fonte: Asca)
