Cala il sipario sul Liberevocifestival. Giunge al termine la quinta edizione della kermesse musicale giuglianese per giovani artisti emergenti. Domenica 2 dicembre, presso l’Auditorium del V Circolo didattico di via Pigna, la quarta ed ultima serata dell’edizione 2012. Sul palco i 14 finalisti della categoria “canzoni nuove” che sono stati votati dalla giuria tecnica e da quella giornalistica. Quattordici brani inediti, tutti molto diversi tra loro per musicalità e tematica trattata. Alla fine a spuntarla è stata la giovanissima Raffaella Gaudieri, 20 anni, di Villaricca. Volto e voce già noti al pubblico del festival visto che l’anno scorso la Gaudieri – che oltre a cantare, balla e suona la chitarra – si era fatta notare per la sua interpretazione da musical del brano “Ti aspetto”, aggiudicandosi il premio della critica. Stavolta le è toccato il premio più ambito; il primo posto assegnato dalla giuria tecnica, con il brano più maturo ed introspettivo “Barcellona”. Al secondo posto si è classificato, invece, il 27nne romano Manuel Moscati, che ha interpretato un brano scritto da Giancarlo Bigazzi, “Negli abissi dell’anima”, che gli è valso anche il premio della critica intitolato al prof. Mimmo Marrone. Terzo posto per Tommaso D’Ambrosio, 24 anni di Napoli, già vincitore dell’edizione 2010, che stavolta ha presentato il brano “Senza parole”. Una sfida, insomma, tra talenti già noti al pubblico della kermesse e nuove promesse musicali. Una serata che, così come tutte le altre, ha divertito, coinvolto, emozionato. Un evento nato dal nulla e che è riuscito ad affermarsi e a divenire un’ambita vetrina per chi desidera entrare nel mondo della musica. Un’avventura che, a dispetto dell’elevato spessore artistico dei concorrenti e dei successi collezionati di anno in anno, rischia purtroppo di giungere al termine. “Sono cinque anni che facciamo tutto da soli, con le nostre forze e con quelle dei ragazzi che ogni anno decidono di autotassarsi per sostenere la realizzazione della manifestazione. Ma adesso non si può andare più avanti – denuncia Francesco Mennillo, ideatore e direttore artistico del Liberevocifestival – Se le Istituzioni continueranno a non aiutarci saremo costretti a lasciar morire il nostro progetto e con esso finirà per morire ancora di più Giugliano e il quartiere di Casacelle, per il quale il Liberevoci rappresenta l’unica forma di aggregazione e di espressione artistica e culturale per giovani del territorio e non”.
LibereVociFestival: cala il sipario sulla V edizione Vince Gaudieri, ma è a rischio il futuro del festival
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