VIA PALERMO, TERRA DI NESSUNO. LA PRIMA RIUNIONE DEL COMITATO DI QUARTIERE

VILLARICCA _ I camion sputa- veleni. I vuoti amministrativi. I ritardi burocratici. I cittadini arrabbiati. Benvenuti a via Palermo, terra di nessuno. Uno straccio di periferia abbandonato al suo squallore per oltre dodici anni. Una frustrazione lunga, ritardi “inaccettabili” circa l’urbanizzazione del territorio, anni di occasioni perse. Il comitato di quartiere di via Palermo, a Villaricca, nasce per urlare il suo “no” al proseguo della situazione, nasce per manifestare il suo sdegno all’indifferenza collettiva. Sabato sera c’è stata la prima riunione del comitato nei locali della parrocchia di San Pasquale Baylon, in via Palermo appunto. Molte le problematiche in discussione e sulle quali il comitato si è promosso di sviluppare un’attività di informazione e segnalazione: viabilità, marciapiedi, eccessiva velocità dei veicoli, scarsa presenza delle forze dell’ordine, l’esistenza di un doppio regime di fornitura idrica, la scarsità del trasporto pubblico che lambisce appena questa periferia dimenticata. E ancora: la presenza di numerose discariche sul territorio (tra corso Italia, Qualiano, Calvizzano),la totale assenza dello spezzamento viario, la pericolosità dell’arteria. Incidenti stradali a catena e, fino a ora, solo impegni: di fatti, poco o niente. I residenti hanno fondato così il nuovo comitato di quartiere perché di disgrazie ce ne sono già state abbastanza e la macchina burocratica in cui si ingolfano le promesse va oliata e messa in funzione.
A fiancheggiare l’intero corso stradale c’è il vecchio Alveo dei Camaldoli. Ormai in secca da anni offre uno spettacolo avvilente e drammatico. Il suo letto è letteralmente invaso da ogni sorta di rifiuto e nelle campagne limitrofe viene smaltito di tutto (ricordiamo in estate il ritrovamento di 88 lastre di cemento- amianto). Su tutto aleggia il disordine e l’approssimazione dell’abusivismo edilizio.Via Palermo è una grossa arteria ricca di viuzze e strade secondarie, sospesa tra Villaricca, Calvizzano, Qualiano. Entrare nei particolari dell’assurdità toponomastica locale sarebbe avvilente. Un esempio su tutti: un abitazione paga metà bolletta dei rifiuti a Villaricca, l’altra a Qualiano.
“Spostarsi di qui è una tragedia per chi non ha l’auto –racconta la signora Angela – C’è un unico pullman che collega via Palermo con Marano e quindi con Napoli: l’ M4 della CTP. Perdere quello delle 6:30 vuol dire giocarsi la giornata”. C’è poi una testimonianza singolare, tra quelle degne di essere raccontate. Parla il sign. Zinno, uno dei coordinatori del comitato promotore: “Abbiamo fatto la disdetta dell’acqua al comune di Calvizzano per ottenere l’allacciamento alla rete di Villaricca, cui facciamo parte. I prezzi sono più agevolati a Villaricca. Al Comune però ci hanno negato la possibilità di un allacciamento alla rete. Ora siamo senz’acqua”.
Un quartiere in crescita, trascurato: perché periferico, nascosto. Ci sono anche gli scheletri delle nuove case in costruzione da anni che contribuiscono a dare quel tono di dignitoso squallore.
L’auspicio del comitato di quartiere è che l’amministrazione renda finalmente operative tutte le promesse. “Basta col ricordarsi di via Palermo solo in campagna elettorale” sbottano i cittadini. Sono state raccolte le prime 300 firme per sollecitare tutte le opere di urbanizzazione. Il comitato, nelle vesti del portavoce Eugenio De Benedictis, l’ex postino di Villaricca, chiede “un incontro urgente con il primo cittadino”. “Ci prepariamo-ha detto- alla protesta civile, all’azione di lotta, se mai fosse necessario”. Raramente era capitato di vedere negli ultimi anni tanta disincantata reazione al disagio duro e reale vissuto. Mai così tanta voglia di uscirne.