Giugliano. Sospettavano che il delitto fosse maturato in famiglia. E c’è voluto poco ai carabinieri per capire che a uccidere Benito Paudice, il pensionato di 65 anni, era stato uno dei figli. Nella notte di domenica, i carabinieri della compagnia di Giugliano, diretti dal capitano Gianluca Trombetti, hanno arrestato Marco, il figlio 31enne del pensionato. Per lui l’accusa è di omicidio. Le indagini, coordinate dal pm Alessia Natale, fin dall’inizio si erano indirizzate sul giovane. Erano, infatti, noti i problemi tra padre e figlio, sfociati sovente in violenti litigi. Qualche anno fa, proprio al culmine di una lite, Marco aggredì il padre colpendolo ripetutamente al collo con un pezzo di vetro e provocandogli ferite in quel caso non gravi.
I militari, sospettando che l’omicidio fosse maturato tra le mura domestiche, avevano sentito, ripetutamente e separatamente, i congiunti della vittima, la moglie ed i due figli, evidenziando, poi, le contraddizioni nelle rispettive versioni. Nel frattempo avevano passato al setaccio l’abitazione della famiglia, ritenendo che il pensionato fosse stato ucciso altrove e poi trasportato nel campo dov’è stato rinvenuto cadavere. Hanno così trovato tracce di sangue sul pavimento della villa e su una carriola, usata per spostare il corpo. Successivamente hanno notato del terriccio con cui era stato maldestramente ricoperto il pavimento di un locale attiguo all’abitazione, adibito a laboratorio per la riparazione di televisori. Rimosso il terriccio, i militari hanno rinvenuto altre tracce di sangue, ripulite alla meglio con degli stracci.
Gli investigatori hanno quindi sottoposto ad un nuovo interrogatorio i congiunti del pensionato, fino a far tradire l’assassino. I militari stanno ora effettuando ulteriori accertamenti per verificare la posizione della moglie e dell’altro figlio, che potrebbero aver aiutato Marco a cancellare le tracce dell’omicidio e a trasportare fuori casa il corpo del pensionato. Anche se finora non sarebbero emersi elementi tali da confermare o smentire un eventuale coinvolgimento dei due.
ANTONIO POZIELLO – IL MATTINO 3 AGOSTO 2004
