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mercoledì, Maggio 8, 2024
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FUOCHI GUIDATI AL COMPUTER, PRIMATO NAPOLETANO
Olimpiadi di Atene: coreografie made in Mugnano

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Mugnano. Fuochi computerizzati ad Atene. Farfalle, margherite e serpenti sinuosi. Ad illuminare a giorno la cerimonia di inaugurazione dell’Olimpiade greca c’erano i «mastri fuochisti» di Mugnano. Giochi di luci e di pioggia sapientemente organizzati al computer dei fratelli Schiattarella, titolari della ditta «La Pirotecnica». Tutto rigorosamente a tempo di musica.
«Ho sentito mio fratello Girolamo poche ore fa – racconta Maria Schiattarella – Era emozionantissimo, quasi non riusciva a parlare. È andato tutto alla perfezione, mi ha detto. Bellissima la coreografia dell’enorme mare virtuale con i cinque cerchi olimpici di fuoco». Già, una bella soddisfazione passare dalle sagre di paese agli incantesimi sparati nel cielo di Atene. Un salto da brividi per i fratelli Girolamo, Raffaele e Salvatore Schiattarella e per il cognato Luigi. Ma anche una grande responsabilità. «Mio padre e i miei zii non stavano nella pelle – dice Antonio Maisto, il figlio 24enne di Luigi – Per loro era una sfida. Proprio per le Olimpiadi di Atene hanno messo a punto una tecnica di fuochi computerizzati, ancora più precisi e spettacolari. Un lavoro gigantesco, costato mesi di fatiche».
Una piccola azienda di sei dipendenti, fondata dal padre Antonio una sessantina di anni fa a Mugnano, poi trasferitasi a Parete ed ora a Giugliano, nell’area Asi di Ponte Riccio. Qui si continua a lavorare, nonostante il successo e le lusinghe. Ci sono da preparare le feste patronali, le sagre di paese, i colori, le coreografie. A tutti, però, sarebbe piaciuto essere lì, in Grecia. Ad Atene sono andati Girolamo e Salvatore, i più piccoli dei fratelli Schiattarella. A casa sono rimasti il fratello Raffaele e Luigi, marito della sorella Maria. Insieme alla squadra dei fratelli Schiattarella ha lavorato il team di un’altra celebre azienda pirotecnica, la ditta di Giuseppe Manna di Napoli, del quartiere Pianura. «Vorremmo dedicare questo successo ai sei operai morti a Giugliano il mese scorso nello scoppio della fabbrica dei Vallefuoco – conclude Antonio Maisto- Questo mestiere richiede grande passione, ma neanche il rispetto delle norme di sicurezza riesce a prevenire gli incidenti».



U. F. IL MATTINO 15 AGOSTO 2004 – EDIZIONE NAZIONALE – PAG. 30


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http://ilmattino.caltanet.it/hermes/20040815/NAZIONALE/30/PIEDE.htm

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