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Clementino in concerto alla Casa della Musica

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Nola, Cimitile per l’esattezza, è il comune di origine di Clemente Maccaro, in arte Clementino. La Iena White “cchiù underground d’’e patane” che, si sa, “spacca ‘e vetrine”, arriva al suo grande concerto partenopeo. Appuntamento alla Casa della Musica di Fuorigrotta (Na), il prossimo 28 febbraio alle ore 21:00, con il Mea culpa tour.
Per chi ancora non lo conoscesse, il rapper Clementino è l’artista più in voga tra i giovani napoletani, soprattutto per quelli dell’area Nord. Nato ad Avellino nel 1982, oggi è cresciuto artisticamente. Può vantare collaborazioni con Lorenzo Jovanotti, i Negrita, il collega Fabri Fibra e interviste del giornalista Rai Vincenzo Mollica insieme all’apertura del concerto del suo idolo Snoop Dogg, lo scorso agosto al Parco Gondar di Gallipoli (Le).
Partito praticamente da zero, come ogni rapper che si rispetti, all’epoca del liceo faceva il “graffitaro” di provincia. Amava il teatro, altra sua grande passione che, confessa, lo ha aiutato nelle esibizioni live e free style. Decise poi di andare a vivere a Roma e, tornato a Nola, volle mettercela tutta per raccontare la sua terra. Come ha fatto di recente nel brano “ ’O viento”, di cui il videoclip è girato tra le rovine de La città della Scienza. “Me sient? Song a voce e chi nun tene niente… ce rimmane sultant ‘o vient”. Perché piace tanto “ClEminen?”. Beh… perché è simpatico, bravissimo a rappare e genio nel suo campo. I concerti di Clementino si aprono con un sorriso e si chiudono con un’ aforisma sulla vita e la liberazione della “sana rabbia” dei giovani napoletani. “Sto jettato dint à fogna ‘e l’Italia, ‘o centro d’a Campania” recita la sua “Rovine”. Mentre il Giglio di Nola, pronto per la processione, appare sullo sfondo in “’E over n’è over“ feat. Rametto.
Clementino “si è girato un video da solo”, durante un viaggio ad Amsterdam, dove racconta di eminenti sessantenni che vanno con sedicenni promettendo loro posti in televisione mentre oggi, c’è chi, “Nun se ppò permettere ‘na vacanza ‘a Varcaturo”. Chi lo ha visto nella sua apparizione al primo concerto de l’Arenile di Bagnoli lo ricorderà, sicuramente, emozionatissimo mentre non riusciva a parlare e farfugliava “Guagliù, m’avite appicciato…”.
Se ad oggi non conoscete ancora il rapper Clementino vi consigliamo, vivamente, di ascoltarlo e di andare quindi al suo prossimo concerto. Per captare da subito l’energia e la qualità della bravura suggeriamo l’ascolto di “Animals”, contenuto nell’album I.E.NA. (2011); è impossibile non apprezzare la strofa accentuata nella vocale ‘a’. Garantiamo: è davvero “ ’na cassa potente che trase dint ‘e cape d’a gente”.
“Toxico lo chiama tutta la gente che non lo sa che è naturale che aumenta la creatività, ma soprattutto è ‘nu bravo guaglione”. Da grande tifoso del Napoli Clemente ha dichiarato che, una volta chiusa la sua carriera musicale, vorrebbe diventare telecronista ufficiale della sua squadra del cuore.

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