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Rocco Hunt: Figlio della Terra dei Fuochi a Sanremo Giovani

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19 anni e origini salernitane. Rocco Hunt è il nuovo idolo del rap napoletano. Emblema di una gioventù che ha bisogno di “gridare il disagio” attraverso la musica, così come il suo amico e collega Clementino.
Voce graffiante, nasale e “piccolina”. Rocco, si vede, è ancora un ragazzino e forse proprio per questo piace così tanto. Poeta urbano (2013) è il suo album d’esordio che lo ha lanciato subito tra gli artisti più famosi del momento, nel panorama musicale partenopeo.
Rocchino, all’anagrafe, sarà l’unico cantante campano tra le nuove proposte a Sanremo 2014, in gara dal 18 al 22 febbraio su Rai 1. Parteciperà con “Nu juorno buono” e racconterà della sua terra, tanto martoriata e in cui, come per “Na jurnata ‘e sole” di Pino Daniele, basta svegliarsi con il tono positivo per poter, magicamente, lasciar andare tutto per il verso giusto.
Poeta urbano è uscito nel 2013 e vanta collaborazioni con Clementino come quella in “Capocannorieri” e un videoclip girato nella città di Amsterdam. Questo brano è il secondo grande successo di Rocco, dopo il primo singolo estratto intitolato: “L’ammore over”. Una ballata rap che ha conquistato il cuore di tutte le quindicenni napoletane.
“Quando ho saputo della chiamata a Sanremo ho telefonato a papà – dice Rocco – e lui mi ha risposto: ‘Nun sfottere (non prendermi in giro)’ ”.
Perché, come dice il titolo della sua “Pane e Rap”, crescere con la passione per la musica e “usare” questa per raccontare, denunciare e liberarsi porta, certe volte, alla fabbrica della luce.
“La mia Terra non deve morire, la mia voce si deve sentire”. Rocco porterà proprio la Terra dei Fuochi a Sanremo. Dimenticate Pino Daniele e Enzo Avitabile. La musica napoletana, quella della denuncia, oggi riparte dal rap.

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