Tutti contro Napoli! Talk show, intrattenimento, pseudo giornalismo, da Rai a Mediaset, da Sky a La7. Tutti a parlare di Genny ‘a carogna (Gennaro De Tommaso), tutti a preoccuparsi di lui. Nessuno che ha speso una sola parola a favore di Ciro Esposito che rischia la vita per colpa della follia di un ultrà romanista. Eppure la trattativa con i tifosi è stata smentita perfino dal Questore di Roma che nella conferenza stampa di ieri mattina non ha esitato a dire che “la partita si sarebbe svolta comunque” e che “i tifosi napoletani sono stati provocati”, attirati in una trappola dove Daniele De Santis (Gastone), arma in pugno, ha scaricato l’intero caricatore della pistola calibro 7.65 con matricola abrasa contro dei giovani. Pochi ricordano che l’ultrà romanista fece saltare il derby Roma-Lazio nel 2004. Ma perchè soffermarsi per ore su un uomo come Genny ‘a carogna che la stampa dipinge come “l’uomo Del Monte”? Aveva una maglietta offensiva! E’ napoletano! Il romanista che spara per uccidere (Gastone ha sparato dalla distanza ravvicinata) non fa notizia? Tutti i napoletani dovrebbero indignarsi per lo spettacolo che in questi giorni i media nazionali stanno propinando all’intera nazione. Ciro Esposito è ancora ricoverato in gravi condizioni. Il suo peccato è forse quello di essere di Scampia? Insieme a lui, in ospedale sono finiti anche Alfonso Esposito, 43 anni, ferito ad una mano e Gennaro Fioretti 32 anni, di Mugnano, ferito ad una spalla. Eppure sull’episodio di Tor di Quinto si potrebbe parlare per ore, a partire dalla vendetta che i romanisti hanno covato a lungo, dopo lo 0 a 1 del 9 marzo scorso, alle bugie che il “Gastone” ha detto alla polizia quando è stato arrestato «non ho sparato io», senza parlare delle accuse che ha lanciato ai tifosi napoletani. In un primo momento è stato dichiarato che la sparatoria di Tor di Quinto non avesse collegamenti con la partita e che il giovane ferito stava compiendo una rapina: Paradosso! E che dire dei telecronisti Rai? «La curva ha detto si», «trattativa con gli ultrà». In quel “psicodramma” di sabato sera, i commentatori della Rai, hanno avuto un ruolo non secondario. Confusi e nel panico. Invece di fornire informazioni, hanno continuato a dare opinioni non richieste e addirittura sconcertanti. Non hanno compreso la gravità delle loro affermazioni. Eppure nei talk show, si continua a parlare di “Genny ‘a caraogna”. Complimenti. Continuate così.
La Redazione
