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Marano. Piano di Riequilibrio: l’opposizione ricorre al Tar

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E’ stato notificato dall’Avv. Andrea Abbamonte il ricorso per l’annullamento della delibera di Consiglio Comunale n° 114 del 29 dicembre 2014 con la quale veniva approvato il Piano decennale di riequilibrio.


IL FATTO. il Piano di riequilibrio, conseguente alla più disastrosa fra le operazioni compiute dalla premiata ditta Longoni-Liccardo con la dichiarazione di un disavanzo tutto forzato, fu presentato all’ultima ora dell’ultimo giorno utile per evitare il dissesto ma, nel pressappochismo che caratterizza tutto ciò che succede nell’era Liccardo, non fu corredato da nessuno dei circa 90 allegati che venivano richiamati nel corpo della delibera e che sostanziavano le argomentazioni dell’amministrazione. La mancanza dei documenti, che fra l’altro non erano stati sottoposti nemmeno alla attenzione del Collegio dei Revisori dei Conti, di fatto impediva ai Consigieri di potersi formare un’opinione propria in merito alle decisioni che il Consiglio doveva assumere costituendo un serio e sostanziale impedimento all’espressione di un parere consapevole e motivato.La richiesta avanzata dal Consigliere Bertini, con la proposizione di una formale questione pregiudiziale, di rinviare la discussione ad altra data allo scopo di poter visionare i documenti mancanti fu ovviamente respinta con i voti della maggioranza, per la quale il bisogno di capire non è mai stato considerato una necessità, motivando il tutto con il fatto che non c’erano più i tempi tecnici visto che già andare al giorno dopo sarebbe stato sforare le tassative disposizioni di legge.



IL RICORSO AL TAR. L’unica strada percorribile per il ripristino della legalità era presentare ricorso al TAR chiedendo l’annullamento della delibera illegittimamente adottata e la riposizione della discussione con tutte le carte a disposizione. L’idea del ricorso non ha trovato tutti d’accordo all’interno dei gruppi consiliari di opposizione per cui alla fine se ne è fatto carico il solo Bertini che ha incaricato l’Avvocato Andrea Abbamonte di produrre gli atti e in questi giorni il ricorso è stato notificato. Evitata la richiesta non esaustiva della sospensione il ricorso verte direttamente sull’annullamento della delibera che verrà discusso nell’arco approssimativo dei sessanta giorni con la presentazione di richiesta di sentenza abbreviata



LA SPADA DI DAMOCLE. L’annullamento, ampiamente previsto per come sono vistose le inadempienze sostanziali dell’atto deliberativo, comporterà l’automatico annullamento del Piano di Riequilibrio Decennale con l’altrettanto automatica dichiarazione del dissesto e con la probabilità conseguente dello scioglimento del consiglio comunale dovuto al fatto che vengono a mancare alcuni elementi fondamentali per il bilancio di previsione 2014 recuperati dal Piano che va a decadere e di conseguenza verrebbe a mancare l’equilibrio di bilancio e quando un Comune non ha un bilancio approvato corre il serio rischio di vedere dichiarato lo scioglimento.



Con questa spada di Damocle sulla testa l’improvvido Liccardo deve anche affrontare l’aspro conflitto che lo vede impegnato con una parte sempre più consistente della maggioranza e non sappiamo quale esito avrà il tentativo disperato di cooptare i consiglieri dell’UDC per far fronte alla sempre più probabile defezione dei diguidiani, dovrà fare i conti con una città che ogni giorno di più gli riprova insipienza, incapacità e inadeguatezza e dovrà cercare di mantenere gli impegni assunti con i referenti regionali del suo partito in occasione delle prossime elezioni regionali.



Non sarebbe meglio un bel passo indietro che se non altro ne salverebbe almeno in parte la dignità?



Comunicato Stampa L’Altra Marano

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