Sott’accusa la gestione della villa comunale Miriam Makeba di via San Lorenzo. La villetta è frequentata da diversi gruppi di attivisti di Mugnano Futura, Comitato Civico Cambiamo Mugnano, Movimento Cinque Stelle e parte del Pd. Tutte queste forze da anni combattono per la tutela e per la gestione pubblica dei beni comunali. Molte critiche sono state avanzate all’attuale commissario prefettizio Claudio Vaccaro quando lo scorso giugno decise di privatizzare la Makeba, struttura che è stata aggiudicata all’associazione Impeto Giovanile. “Il nostro auspicio e’ che la gestione delle ville comunali presenti sul territorio sia pubblica e che solo in casi eccezionali (esigenze particolari di bilancio che non permettono di sopportare i costi di gestione, impossibilità di assumere unità di personale ad hoc, ecc) si valuti la possibilità di una gestione mista (pubblico-privato) delle stesse. In questo caso, però, ci opporremo con forza a forme di gestione delega in cui l’amministrazione comunale pilatescamente omette qualsivoglia tipo di controllo permettendo un utilizzo di tipo privatistico a danno dei cittadini! – afferma Mugnano Futura – Metteremo in campo tutte le iniziative per capire se ci siano comportamenti omissivi o abusi nella gestione della stessa da parte di chicchessia. Troppi rischi ci sono, nello stato di degrado in cui versa da un anno a questa parte, per la sicurezza di bambini e anziani soprattutto che desiderano trascorrere qualche ora spensierata all’aria aperta”.
Il Comitato Civico Cambiamo Mugnano rivendica le attività svolte nella struttura e dalla manutenzione svolta. “Da quando è presente il commissario, ostaggio dei dirigenti comunali che si muovono sulla base di simpatie/amicizie, tutto il nostro lavoro politico-sociale è continuamente osteggiato. Bandi ad hoc per associazioni fantasma, cambi di serrature per impedire lo svolgimento dapprima dell’inizio del secondo corso di italiano per stranieri, e poi del Gruppo di Acquisto Solidale, utilizzando la calunnia e la menzogna come strumenti di boicottaggio. Lo stato di abbandono in cui versa la villa, l’assenza di qualsiasi contenuto e il tentativo di esclusione della cittadinanza attiva dimostrano che il modello gestionale proposto dal commissario, che prevede l’affidamento a privati di beni pubblici, è totalmente fallimentare. Continueremo a lottare affinché Villa Miriam Makeba torni a splendere, e non sia un luogo utilizzato da alcuni partiti politici per la campagna elettorale, grazie alla compiacenza di un’associazione satellite. Siamo certi che i Cittadini e le forze sane della città saranno al nostro fianco in questa lotta per un principio base della democrazia”.
Il Movimento Cinque Stelle attraverso il grillino Sergio Moccia accusa Impeto Giovanile di non rispettare la convezione con il Comune: “La determina del 05.06.14 imponeva all’assegnatario la custodia della villa, che è quasi sempre incustodita, imponeva all’associazione di evitare atti di vandalismo (che si sono verificati) e di prevenire episodi lesivi della pubblica incolumità avvertendo il settore urbanistica (non sappiamo se l’abbia fatto, ma solo un cieco non vede che l’avvallamento nell’arena centrale mette in pericolo la pubblica incolumità). Interessante sarebbe sapere se l’associazione ha rispettato il punto 15 della determina che impone la stipula di una polizza assicurativa con un massimale di almeno 150.000 euro. Ma la cosa che più fa rabbia è il punto 18 ” non consentire, per alcun motivo, in nessuna forma e per alcun titolo, anche gratutito, l’uso totale o parziale della struttura a terzi (subconcessio) sotto pena dell’immediata decadenza dalla gestione. Questo punto 18 dà a un’associazione (di chiara matrice politica) l’arbitrio di impedire a chiunque di fare attività meritorie nella Villa. Non è così che si gestiscono i beni comuni. Si sente parlare di una proroga a tale associazione, questa non solo non è menzionata nel bando ma è inopportuna di fatto, dato che in tutto questo tempo non si è potuto apprezzare nessuno giovamento alla struttura”.
Anche l’aspirante candidato sindaco del Pd Carlo Albanese è voluto intervenire sulla vicenda: “La battaglia per i beni pubblici avviata dal GAS continua. I cittadini devono poter fruire degli spazi pubblici sempre e soprattutto quando mettono in campo iniziative meritorie, che arricchiscono e migliorano la comunità! Questo deve essere il principio ispiratore nelle scelte gestionali dei beni pubblici e per questo il PD lavorerà anche nella prossima amministrazione, maggioranza o opposizione che sia”.


