Riceviamo e pubblichiamo una lettera indirizzata al sindaco Gaudieri da parte di un’associazione onlus che si occupa dei problemi delle fasce più deboli della popolazione. L’accento è posto sulla precarietà dei servizi sociali e sulla richiesta che viene fatta al primo cittadino di porre il problema al centro dell’agenda politica.
Al sindaco del comune di Villaricca Dott. Francesco Gaudieri
Egregio dottor Gaudieri ill.mo sindaco di Villaricca, mi chiamo Urlo Maria e sono presidente dell’associazione onlus HELIANTUS,le scrivo questa missiva per porle alcuni quesiti di estrema importanza per la crescita di questa cittadina che sembra oggi la nave di Schettino incagliata da anni e ancorata solo agli interessi personali di chi invece la dovrebbe governare e dirottare in porti tranquilli con gli ausilii che le leggi di questo paese assicurano .
Voglio attenzionare a questa amministrazione la totale mancanza di sensibilità nell’affrontare tematiche e approvare progetti che possano migliorare la vita sociale di intere famiglie che vivono quotidianamente le difficolta’ di sbarcare il lunario ,assistere familiari malati, garantire ai figli il diritto allo studio e soprattutto non spegnere i sogni delle generazioni future.Non e’ giusto che i giovani debbano avere una prospettiva peggiore dei loro genitori, devono poter costruire un percorso sicuro e non sentirsi braccati in un eterno presente senza progetti .
Premesso che non si può vivere senza speranza ma si può soltanto sopravvivere, tutte quelle persone che non si arrendono io li chiamo EROI.
Io non sono una eroina ma con il mestiere che faccio mio malgrado ascolto storie e alla fine della giornata mi chiedo :cosa si può fare ?
Ed ecco che entra in campo lei,Signor Sindaco…..
Nel nostro circondario chiamato la terra dei fuochi c’e’ in ogni famiglia una malato di tumoreo afflitto da disabilità grave .
Ebbene ci sono strumenti legislativi che permettono attraverso una semplice convenzione la possibilità di aiutare economicamente la persona che assiste il familiare ammalato x grave disabilità senza alcun onere per i comuni aderenti, in quanto Le attività sono finanziate dal Fondo Credito e attività sociali, alimentato dal prelievo,obbligatorio, dello 0,35 %, sulle retribuzioni del personale delle Pubbliche Amministrazioni, in servizio o in pensione
Dal 2010 esiste il progetto “HOME CARE PREMIUM “Un Modello innovativo e sperimentale di assistenza alla disabilità e alla non autosufficienza.
E’ un Progetto di Assistenza Domiciliare in favore di utenti dell’INPS Gestione Dipendenti Pubblici non autosufficienti. In particolare si tratta di interventi assistenziali per anziani e persone non autosufficienti. “Ancora una volta mi pongo al fianco delle fasce più deboli della popolazione, consapevole che le persone che hanno disabilità e le loro famiglie potranno trovare un valido aiuto da questo progetto”,che fornisce assistenza alle persone ex dipendenti Inps e Inpdap che ne hanno necessità e che può rappresentare anche un’importante occasione di lavoro per tanti giovani del territorio
L’adesione alla proposta gestionale, per delega dell’Ambito, potrà essere presentata da strutture centralizzate dell’Ente Locale (esempio Dipartimenti Centrali rispetto a Municipi), dal Distretto Sanitario di competenza territoriale o dalla ASL al medesimo distretto sovraordinata.
Attraverso l’Avviso HCP l’Istituto inps gestione ex inpdap ricerca nuovi ambiti territoriali sociali, ulteriori a quelli già attualmente convenzionati, disponibili a gestire il presente modello assistenziale in favore degli utenti della Gestione Dipendenti Pubblici, residenti sul territorio di competenza. Il Progetto ha, inoltre, lo scopo e la volontà di supportare la comunità degli utenti nell’affrontare, risolvere e gestire le difficoltà connesse alla status di non autosufficienza proprio o dei propri familiari.
L’insieme delle disposizioni e dei valori contenuti nella Carta Costituzionale, tra cui agli articoli 2, 3, 32, 38, 117 e 118, delle norme presenti all’interno del Codice Civile, articolo 143 sui “Diritti edoveri dei coniugi”, gli articoli da 433 a 448, relative agli “Alimenti”, e del Codice Penale agliarticoli 570 “Violazione degli obblighi di assistenza familiare” e 591 “Abbandono di Persone Incapaci”, delle disposizioni contenute nella Legge 328/2000 “Legge quadro per la realizzazionedel sistema integrato di interventi e servizi sociali”, rilevano, a nostro Avviso, una responsabilità solidale di intervento tra Nucleo familiare, in primis, e Amministrazioni Pubbliche, con la valorizzazione del ruolo e dell’intervento del “terzo settore” e di ogni altra risorsa sociale apotenziale supporto, così come previsto dall’articolo 16 della Legge 328/2000 “Valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari”.
Il Progetto, infatti, identifica nel nucleo familiare il focus delle responsabilità assistenziali, prevedendo e stimolando la valorizzazione di tutte le risorse sociali, pubbliche e private che possano massimizzare la qualità e quantità degli interventi, a loro supporto, quali, ad esempio, leAssociazioni di Volontariato, gli Istituti di Patronato e Assistenza Sociale, i CAF, i Centri per ’Impiego, le Agenzie Formative e di Lavoro, le Associazioni di familiari e di utenti non autosufficienti.
Art.1 l. 328/00
La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia,
Art 19. (Piano di zona)
1. I comuni associati a tutela dei diritti della popolazione, d’intesa con le aziende unità sanitarie locali, provvedono, nell’ambito delle risorse disponibili, ai sensi dell’articolo 4, per gli interventi sociali e socio-sanitari, secondo le indicazioni del piano regionale di cui all’articolo 18, comma 6, a definire il piano di zona
2. Poi abbiamo un’ altro progetto che nel nostro comune non e’ pubblicizzato: L’assegno di cura è un aiuto economico mensile per l’assistenza e la cura a domicilio di persone non autosufficienti, che hanno bisogno di un’assistenza continua.
E’ chiamato anche “voucher” o “assegno terapeutico”, è un sussidio economico mensile per l’assistenza e la cura a domicilio di persone che, non essendo in grado di compiere gli atti quotidiani della vita, hanno bisogno di un’assistenza continua.L’obiettivo di questa forma di assistenza è quello promuovere la domiciliarità, riducendo il ricorso ai ricoveri in strutture residenziali. Ciò consente anche di mantenere le persone inserite nel proprio contesto familiare e sociale.L’ammontare dell’assegno di cura è variabile ed è generalmente correlato ai seguenti fattori: il reddito, determinato tramite l’Isee, l’indicatore che consente di tenere conto, oltre che del reddito vero e proprio, anche di altri fattori che concorrono al benessere della famiglia, come le proprietà immobiliari e i depositi bancari; il bisogno assistenziale della persona non autosufficiente, certificato dal medico in base ad un punteggio in centesimi;
la presenza di demenza, come l’Alzheimer o di altro altro, accompagnata da gravi disturbi comportamentali; la presenza o meno di badanti.
Che cosa si sta aspettando ?
Fiduciosa in un riscontro positivo le porgo i miei piu’ cordiali saluti
Maria Urlo
Presidente Associazione Onlus Heliantus


