Comitati ed associazioni non si rassegnano all’idea che il termovalorizzatore sarà costruito a Giugliano. È stata infatti protocollata una richiesta alla commissione straordinaria di Giugliano per appellare al Consiglio di Stato la sentenza del Tar Campania – Napoli n. 1228 del 23 febbraio 2015, con la quale è stato respinto il ricorso alla costruzione dell’inceneritore presentato dal Comune di Giugliano. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione “La città possibile” e si aggiunge al referendum consultivo proposto dal Movimento Cinque Stelle, da Giugliano Bene Comune e dall’associazione culturale Ibris. “Invitiamo tutti i candidati sindaco di Giugliano alle prossime amministrative – si legge nel comunicato dell’associazione – i candidati consiglieri comunali, le associazioni, i comitati, e i singoli cittadini a fare altrettanto”. Secondo gli attivisti dell’Eco della fascia costiera il ricorso presentato dal Comune di Giugliano è stato respinto dal Tar perché nella documentazione presentata dal legale della terza città della Campania, mancavano tematiche importanti e verifiche sull’annessione di Giugliano, o meglio della fascia costiera, al nuovo piano sismico dell’area flegrea. Sulla questione è intervenuto anche l’avvocato Raffaele Pacilio, candidato consigliere comunale alle prossime amministrative e terzo classificato alle primarie del Pd. «Questione termovalorizzatore: problema urgente da affrontare tutti insieme entro pochi giorni! Il comune non si decide a depositare l’appello alla sentenza del Tar. Dobbiamo attuare e decidere forme di protesta in merito! Vi prego, teniamo alta l’attenzione».
Interviene anche Poziello. A rincarare la dose ci ha pensato il candidato sindaco del Pd Antonio Poziello. «Ad Acerra, l’Arpac registra un picco di presenza in atmosfera delle micidiali polveri sottili. Per l’Asl, la colpa non è però da imputare all’inceneritore, bensì ai camini ed il Sindaco ordina di spegnere i riscaldamenti e, agli automobilisti, di spegnere i motori delle auto. Io credo si stia rasentando il ridicolo. Quest’estate il Ministro dell’Ambiente Galletti dichiarava: “I termovalorizzatori non fanno male. Dico alla gente del Sud e alle popolazioni campane: meno emotività, fidiamoci della scienza”. Perché non prova a spiegarlo a quelli di Acerra che non ci sono pericoli per la salute? Lo andasse a spiegare ad anziani, bambini e persone in condizioni di salute particolari, ai quali il Sindaco di Acerra ha dovuto chiedere di limitare l’attività all’aperto per evitare l’esposizione alle polveri sottili. E lo dicesse anche ai cittadini di Giugliano che un po’ delle polveri sottili di Acerra se le stanno già respirando insieme ai fumi dei tanti roghi che quotidianamente rischiarano il nostro orizzonte e che presto potrebbero essere chiamati a far compagnia agli abitanti di Acerra. Io credo che i candidati alla Presidenza della Regione abbiano il dovere di fare chiarezza sulla propria posizione in merito al termovalorizzotare previsto a Giugliano. A cominciare da Caldoro che, di tanto in tanto, fa trapelare la propria disponibilità a evitarne la realizzazione. Ecco, ci dia un segnale concreto: dia disposizioni per bloccare la gara e revochi dall’incarico il Commissario straordinario Alberto Carotenuto». Insomma, pare che l’inceneritore non lo voglia nessuna, ma purtroppo il dialogo competitivo procede spedito. In questo modo, il termovalorizzatore ce lo ritroveremo come sorpresa nell’uovo di Pasqua.


