La questione delle strisce blu continua ad infiammare gli animi dei cittadini, ma ogni giorno che passa, la situazione rischia anche di degenerare, fino a sfuggire di mano a chi dovrebbe garantire l’ordine pubblico. Ieri si è registrato un episodio che rappresenta un po’ il termometro della situazione, dove per poco non è scoppiata la rissa, tra un automobilista e due ausiliari della sosta. L’auto dell’uomo era parcheggiata nelle strisce bianche, in Via S. Maria a Cubito, in una zona di sosta a tempo limitato, ma in assenza del disco orario. I vigilini che pattugliavano la zona, dopo aver verificato l’assenza del disco orario, hanno ben pensato di multare l’uomo che, allertato dal fischietto dei vigilini, si è affacciato al balcone ed è andato su tutte le furie, accusandoli di aver commesso un vero e proprio abuso. «Chi vi ha autorizzati a fare le multe sulla strisce bianche?» – ha domandato l’uomo preso dall’ira – «Il sindaco!» hanno risposto gli ausiliari e ne scaturita un’accesa discussione.
Ausiliari come poliziotti? In effetti questa cosa che gli ausiliari si sostituiscono quasi pienamente ai vigili urbani, non è mai andata giù ai cittadini di Qualiano, per questo il destinatario della multa, ha richiamato sul posto i carabinieri della locale stazione, chiedendo loro di fare chiarezza sulla vicenda. Poi non contento, si è recato in caserma per sporgere denuncia.
Cittadini esasperati. Per molti «già il suono dei fischietti non solo è fastidioso, ma rende l’idea di un paese oppresso, schiavo e servile al potente di turno». Che sia il primo passo verso la ribellione? Non è dato ancora saperlo, ma sulla materia ci sarebbe molto da discutere, poiché il ruolo dei vigilini, a tutt’oggi, è ancora molto controverso e l’estensione dei poteri al di fuori delle normali competenze, per molti e perfino illegittima. La giurisprudenza è piena di “condanne” ed “assoluzioni”, a volte la discrezionalità del giudice è sufficiente per vincere o perdere un ricorso. Che il piano della strisce blu a Qualiano “fa acqua da tutte le parti” sembra chiaro, ma molti si chiedono «perché non si è ancora costituito un comitato, pronto ad impugnare il tutto davanti ad un Tribunale Amministrativo Regionale?» Quella di ieri potrebbe essere la goccia che ha fatto traboccare il vaso? Staremo a vedere.
