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Villaricca. Tirozzi interroga il sindaco sul servizio navetta, ma Gaudieri risponde piccato

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Il consigliere comunale Tobia Tirozzi è andato su tutte le furie, quando ha ricevuto la risposta all’interrogazione sul servizio navetta che, a suo dire, “l’annunciata partenza in via sperimentale del servizio” sarebbe stata “una presa in giro dei cittadini”, questa frase, molto probabilmente, non è andata già a Franco Gaudieri che nella risposta, non ha esitato ad affermare che l’interrogazione «[…] contiene frasi lesive dell’attività e dell’immagine dell’Amministrazione Comunale. Soltanto in presenza di un testo emendato delle frasi in questione, riceverà risposta scritta […]». Gaudieri dunque non ha voluto rispondere all’interrogazione di Tirozzi, poiché si è sentito offeso da quella frase. In sostanza Tirozzi chiedeva: «[…] Visto il continuo disagio dei cittadini residenti in periferia a raggiungere il centro storico e la metropolitana di Mugnano e/o la Circumvesuviana di Quarto; visto che gli stessi recarsi agli ufficio comunali, hanno molti disagi, compreso anche la possibilità di parcheggiare; visto che quest’amministrazione più volte ha preso impegno di istituire una Navetta comunale sul territorio; vista la Delibera N. 53 del 10/09/2014 dove l’assessorato faceva partire in via sperimentale la navetta prendendo completamente in giro la cittadinanza perché poi in seguito sparita. Tutto ciò premesso i sottoscritti consiglieri comunali chiedono al Sindaco se è nelle sue priorità di istituire realmente la tanto attesa Navetta Comunale». Fatto sta che da settembre ad oggi, non si è ancora vista nessuna navetta per il trasporto urbano.
La risposta di Gaudieri, ovviamente, non è andata giù al consigliere Tirozzi, che dopo aver letto ciò che il sindaco ha scritto nella missiva a lui indirizzata, ha replicato affermando che «il sindaco non tapperà mai la mia bocca quando si tratta di diritti dei cittadini». Piuttosto per il consigliere comunale «il primo cittadino si è voluto sottrarre all’interrogazione, poichè in evidente la sua difficoltà a giustificare il mancato avvio del servizio».

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